Divieto di panificazione: trovato un compromesso, al via le turnazioni nei vari Comuni

Divieto di panificazione: trovato un compromesso, al via le turnazioni nei vari Comuni

CATANIA – Torniamo a parlare del divieto di panificazione nelle domeniche e nei giorni festivi, che ultimamente ha fatto parlare tanto sia lavoratori che clienti. Nonostante il decreto dell’ex assessore regionale Mariella Lo Bello, entrato in vigore appena due mesi fa, sia stata pensata proprio per agevolare gli operatori del settore e per garantire loro il dovuto riposo, si aggiunge il fatto che la grande distribuzione non ne abbia risentito affatto, danneggiando quindi la piccola distribuzione.

Pare che la soluzione sia arrivata: ci sarà la turnazione tra le diverse attività di determinate zone, specialmente quelle con maggiore afflusso di clienti. È questo in sintesi l’accordo raggiunto all’unanimità dagli addetti ai lavori in diversi Comuni, grazie alla collaborazione delle organizzazioni di categoria e delle amministrazioni comunali, per far coesistere i bisogni dei lavoratori con quelli dei cittadini.

In particolare, a intervenire a favore della questione, l’assessore Marina Consoli e i rappresentanti provinciali di Cna Catania, Upla Claai, Casartigiani e Confartigianato.

“Vogliamo pubblicamente ringraziare l’amministrazione Fallica (Comune di Pedara, ndr) per il buon esito dell’incontro e per la sensibilità mostrata – hanno dichiarato il presidente Cna Catania, Floriana Franceschini, e il segretario, Andrea Milazzo -. Una soluzione che risponde alle richieste delle imprese del territorio, che garantisce servizi e qualità alla popolazione e che limita gli effetti di un decreto che, per come è articolato, avrebbe favorito la grande distribuzione e l’abusivismo a scapito delle imprese artigiane e dei consumatori. Ci auspichiamo che anche le altre amministrazioni comunali possano mostrare la stessa attenzione e disponibilità nei confronti degli interessi della categoria”.

Con questo provvedimento si cerca di trovare un punto di incontro, di evitare di favorire i grandi centri commerciali a scapito delle piccole attività e il proliferare dei venditori abusivi, che, secondo alcuni, aumenterebbero in modo esponenziale. Cosa non meno importante, si cerca di garantire un servizio valido a tutti i cittadini.