Villa Bellini “mutilata”, addio alle papere in metallo, alle lancette e ai “nasi” degli uomini illustri

Villa Bellini “mutilata”, addio alle papere in metallo, alle lancette e ai “nasi” degli uomini illustri

CATANIA – Un progresso continuo e costante ha portato Catania a evolversi, a cambiare nel corso del tempo, a diventare una città diversa da quella vissuta dai nostri padri. È successo in moltissimi luoghi: da piazza Europa, con il nuovo Borghetto, alla circonvallazione con l’abbattimento del “ponte Gioieni” e la creazione della rotonda tanto odiata dai catanesi. La città etnea ha cambiato forma per adattarsi alla modernità, anche se, non sempre la parola modernità ha fatto rima con “vivibilità”.

Grandi cambiamenti, a cui solo qualche volta è corrisposto un reale miglioramento per la cittadinanza: per molti nostalgici, la nuova Catania, quella che si sta tentando in questi anni di costruire, starebbe perdendo tanti di quei tasselli che prima la rendevano tipica, speciale e la differenziavano da molte altre città.

Un altro esempio di come la città dell’elefante sia mutata in questi ultimi anni è la villa Bellini, tanto diversa da quella ammirata anni fa. A partire da quella che i catanesi chiamano “fontana delle papere”, a cui purtroppo non si è potuto ridar completamente vita dopo il restyling del 2010.

Già, perché da allora, i bellissimi cigni che molti di noi erano soliti ammirare, sono stati rimpiazzati da papere, prima vere, poi trasformatesi in volatili metallici senza vita. I poveri pennuti, infatti, sarebbero stati facile preda di cani randagi o balordi che durante la notte le avrebbero fatte sparire come già capitato in passato.

Nei primi giorni di gennaio però, una segnalazione su Facebook nella pagina “Inciviltà a Catania” ha evidenziato come ormai, a sguazzare nell’acqua, non ci siano nemmeno i nostri amici in ferro battuto: solo una fontana spenta, incorniciata, nella parte alta, da un orologio senza lancette. Perso quindi anche lo scandire del tempo, proprio all’entrata del parco principale della città, meta di turisti e luogo di passaggio di molti cittadini.

Fonte: pagina Facebook “Inciviltà a Catania”

Tutto questo proprio il 6 gennaio, negli ultimi giorni delle vacanze natalizie, mentre bambini festanti riempivano la villa nel giorno di festa della “Befana”.

A metà del mese, la situazione non è mutata di molto, con la sola differenza che la fontana è in funzione, sebbene la lancetta dell’orologio e i volatili metallici non siano tornati a far parte del panorama.

Piccoli segni di degrado che però non sembrano essere frutto solo dello scorrere del tempo, ma più della crescente inciviltà che spadroneggia anche in altri punti della villa: ne sono esempio i nasi divelti nel viale degli uomini illustri con diverse statue deturpate.

Catania cambia, si evolve, a volte accartocciandosi su sé stessa, rimanendo schiava dei suoi eterni drammi irrisolti, altre volte guardando al futuro. In altri casi affossata dall’inciviltà di molti. Che i catanesi debbano prendersi più cura della loro amata città?