CATANIA – La conta dei disastri causati dalla tromba d’aria che si è abbattuta nella mattinata di oggi sul territorio catanese è già iniziata. Ed è già evidente che non sono stati indifferenti i danni subiti, ad esempio, dai mezzi fermi in sosta, a causa della caduta di alberi, di tegole, di calcinacci e di altri oggetti.
E adesso ci si domanda: chi risarcirà gli sventurati proprietari delle autovetture? La soluzione più agevole per il malcapitato sarebbe quella di rivolgersi alla propria compagnia assicurativa affinché quest’ultima provveda al risarcimento dei danni cagionati all’autovettura o al motociclo.
Ma Catania che non è una città su cui si scatenano sovente gli eventi atmosferici, sono verosimilmente poco diffuse le polizze che tutelano le auto dalla furia delle calamità naturali essendo la garanzia eventi naturali, una garanzia accessoria che opera solo in favore di chi la richiede e ne paga il relativo premio.
Quindi, nell’ipotesi in cui il danneggiato non disponga di una tale copertura assicurativa, dovrà in via cautelativa presentare domanda al Comune di Catania ed aprire la relativa pratica, senza però nutrire alcuna certezza sulla reale possibilità di ottenere il rimborso dei danni subiti. Infatti, una volta che il comune avrà in mano tutte le pratiche aperte, valuterà caso per caso la risarcibilità dei danni denunciati.
Ciò perché visto il possibile stato di “calamità naturale straordinaria” che ha colpito Catania, nonostante la smentita effettuata ieri dal Comune sull’allerta meteo, non tutti i “casi” potrebbero rientrare tra quelli rimborsabili.
Per esempio, se è caduto un l’albero su vetture parcheggiate correttamente, e si accerta che l’albero era già malato, o non era stato correttamente potato, allora l’Ente comunale è obbligato a farsi carico del risarcimento danni. Ma se i danni sono da imputare alla “straordinarietà” del maltempo, intesa come “calamità naturale”, allora vi è il rischio che di risarcimenti non se ne vedano.
Diverso è invece il caso in cui i danni alle cose siano stati causati da oggetti divelti e trasportati dalla tromba d’aria ed originariamente appartenenti o collocati su edifici o strutture il cui proprietario è ben identificabile. In tali casi, il danneggiato potrà inoltrare la richiesta di risarcimento direttamente nei confronti del proprietario o del gestore delle anzidette strutture, il quale a sua volta potrebbe essere assicurato per tali eventi oppure potrebbe, chiamare in causa le imprese che hanno installato o collocato gli oggetti, se la non corretta messa in opera degli stessi abbia concorso alla causazione del danno.
Insomma, i poveri malcapitati, oltre al danno subiranno anche i disagi della non agevole
Identificabilità dell’eventuale risarcitore.
Avv. Lucia Cassella del Foro di Catania
