Apple rallenta volontariamente i dispositivi

Apple rallenta volontariamente i dispositivi

In un recente comunicato stampa, Apple ha ammesso di rallentare, tramite gli aggiornamenti di sistema, i dispositivi più obsoleti: “Il nostro obiettivo è quello di offrire ai consumatori l’esperienza migliore, inclusa la performance e il prolungamento della vita dei loro dispositivi ha spiegato la Mela morsicata. I consumatori, però, non ci stanno e in California alcuni, intuendo che si tratti di una strategia di marketing per invogliare all’acquisto di prodotti più nuovi, hanno querelato il colosso.

Il calo di prestazioni, avvenuto dopo l’aggiornamento a iOS 10.2.1, riguarderebbe principalmente gli iPhone 6 e 6S, sia standard che nella variante Plus. “Apple sapeva che la sostituzione della batteria avrebbe migliorato la performance dei dispositivi più vecchi”, si legge in una delle tre class action portata di fronte alla corte federale dell’Illinois, ma avrebbe lo stesso “interferito” rallentando “volontariamente” i device.

In un’altra nota legale, si legge poi che Apple, prima di ammettere il rallentamento, abbia “fornito dichiarazioni fuorvianti che puntavano a nascondere la natura e lo scopo del difetto; in altri termini, quello che l’azienda di Cupertino spacciava come una soluzione per allungare la vita della batteria, in realtà tranquillamente sostituibile, non sarebbe stato altro che un escamotage per “obsoletare” i prodotti più vecchi.

Lo scopo dei denunciatori è ora quello d’includere nel processo tutti coloro, negli Stati Uniti e all’estero, che hanno riscontrato un calo nelle prestazioni dopo gli aggiornamenti e di sperare, quindi, che la politica di Apple cambi.