“Settebello” Catania: il punto di forza si chiama “trasferta”. Rendimento migliore degli ultimi cinque anni

“Settebello” Catania: il punto di forza si chiama “trasferta”. Rendimento migliore degli ultimi cinque anni

CATANIA – In vista di un importante match casalingo contro la Casertana e, in proiezione futura, della cruciale trasferta a Lecce, il Catania è certamente una delle protagoniste del momento della Serie C di quest’anno.

I rossazzurri di mister Cristiano Lucarelli, infatti, sarebbero riusciti a trovare la propria dimensione in un campionato che riserva più insidie del solito, dove ogni partita è aperta a qualsiasi tipo di risultato. Il Catania insegue la vetta a -3 dal Lecce, che, dal cambio di allenatore (avvenuto proprio dalla sconfitta al “Massimino” contro gli etnei per 3-0), non fa altro, praticamente, che vincere. I punti dei salentini sono 44, quelli dei siciliani 41: più staccato il Trapani, a 36, in virtù del pari esterno contro il Siracusa (2-2).

Il grande passo in avanti del Catania, rispetto alle scorse stagioni, comprese le ultime di Serie A e quella “di transizione” in Serie B, è certamente il fattore trasferta, vero punto debole della squadra negli anni precedenti.

Negli ultimi due campionati di Serie C, i rossazzurri, in trasferta, hanno raccolto 31 punti, totalizzando 5 vittorie, 16 pareggi e 15 sconfitte. Quest’anno, i punti sono già ventuno, ben 7 le vittorie, nessun pareggio e 3 sconfitte (Caserta, Reggio Calabria e Trapani). Uno score che dà al Catania il momentaneo primato di miglior squadra per rendimento esterno, davanti a Siracusa, Lecce, Juve Stabia e Trapani.

Non passa inosservato il dato legato ai goal fatti: 18, con media di quasi 2 goal a partita. L’attacco esterno migliore del Girone C e il migliore in assoluto, sempre in trasferta, delle ultime cinque stagioni, avendo superato le 17 reti messe a segno in Serie B due anni fa. Sono già stati fatti più punti delle precedenti annate: certo, il campionato è ancora lunghissimo, ma sicuramente è un dato che fa ben sperare in vista delle prossime gare.

Sapere che il Catania ha conquistato la “metà + 1” dei suoi punti in trasferta, è di buon auspicio, perché significa che la squadra ha assunto una mentalità, fino a oggi, vincente.

Le quattro sconfitte ottenute, tre in trasferta e una in casa, certificano comunque che il “Massimino” è un terreno quasi inespugnabile, ma è anche vero che il Catania non conosce mezze misure: solo 2 pareggi, entrambi tra le mura amiche, per 1-1, contro Racing Fondi e Matera. Per il resto, o arrivano i tre punti, oppure si torna a casa senza.

A testimonianza di una rinascita maturata nei campi delle altre squadre è l’ambivalenza tra goal fatti e goal subiti: si passa dalle vittorie sofferte, come quella di Castellammare di Stabia (ottenuta all’ultimo minuto di gioco con Mazzarani) e Cosenza (anche lì Mazzarani decisivo, ma all’11’), a quelle più larghe, come a Pagani (2-5) e i recenti successi a Rende (0-3) e Fondi (1-3).

È stato nominato Mazzarani per ben due volte e, il suo, non è un nome a caso: l’ex Modena, infatti, è il capocannoniere esterno del Catania, che ha realizzato tre reti e tutte decisive (Cosenza, Juve Stabia e Siracusa). Un altro calciatore importantissimo è Davis Curiale, a quota 9 e secondo nella classifica marcatori, che va a segno da tre incontri consecutivi: anche per lui sono tre i centri in trasferta, più i 6 in casa e 3 assist. La sua migliore stagione, a livello realizzativo, l’ha giocata in Serie B, al Frosinone, dove nel 2014/15 mise a segno 13 goal e un assist in 35 presenze. In forma anche Francesco Ripa, alla sua terza marcatura nelle ultime due partite.

Insomma, tirando le fila del discorso, si può dire che parte del merito va attribuito all’allenatore, Cristiano Lucarelli, che in situazioni di emergenza (come quelle odierne con Russotto e Lodi ai box) ha deciso di cambiare nuovamente modulo, dal 4-3-3 al 3-5-2, dando fiducia alla coppia Ripa-Curiale, che fin qui l’ha ripagato. Merito anche alla difesa, dove Bogdan non era per nulla considerato un titolare inamovibile a inizio stagione: complice anche l’infortunio di Blondett, l’albanese è diventato il terzo pilastro difensivo, insieme con Aya e Tedeschi. Senza contare, ovviamente, Mattia Pisseri, estremo difensore che anche quest’anno sta difendendo con onore la porta rossazzurra.

Settebello” raggiunto, ora spazio al “Massimino”, poi trasferta al “Via del Mare” di Lecce: nelle partite a seguire, il Catania giocherà nei campi di Sicula Leonzio e Akragas, per quanto riguarda i derby siciliani. Poi dovrà vedersela contro Andria, Monopoli, Bisceglie, Catanzaro e Matera. Cosa bisognerà aspettarsi?