Montepremi da record ai “Soliti Ignoti”: Mario sbaraglia la concorrenza e sfiora la vittoria

Montepremi da record ai “Soliti Ignoti”: Mario sbaraglia la concorrenza e sfiora la vittoria

CATANIA – Tornano i “Soliti Ignoti” su Rai 1 e così anche Amadeus che, alla guida del programma più amato di sempre, assieme a concorrenti e identità ignote, allieterà le serate degli italiani.

Quest’anno il pubblico premia e lo fa davvero tanto: basti pensare che la puntata andata in onda il 19 dicembre alle 20,40, ha totalizzato oltre 5 milioni di spettatori con il 21,78% di share, raggiungendo un record mai ottenuto durante l’intera stagione.

Il gioco, basato sul format americano Identity, prevede 8 ignoti, ognuno dei quali cela la sua identità, nella maggior parte dei casi si tratta del mestiere. Tocca al concorrente in gara smascherarlo e ottenere per ciascuno un premio fino a 100 mila euro. Se si è fortunati poi, si può sperare di raggiungere il montepremi più alto che è pari, invece, a 250 mila euro. Ma chi riuscirebbe a indovinare tutte le identità, sbaragliando così la concorrenza di centinaia di persone, che pur provandoci, però, non ci sono mai riusciti?

A dispetto di molti, è successo davvero che a toccare la vetta sia stato un catanese, Mario La Rosa. Il 27enne siculo, grazie al suo minuzioso interesse per i dettagli e una giusta capacità di osservazione, è arrivato all’apice e all’ambita somma. Proprio durante la messa in onda della sua puntata, il record si è duplicato. I 5 milioni di spettatori infatti, in un certo senso, li ha pure portati lui al programma, sfidando e sfruttando, nella puntata del 19 dicembre, ogni sua straordinaria abilità.

  • Cosa ti ha spinto a partecipare a questo programma e quali sono le procedure da seguire per farne parte?

Per quanto riguarda le procedure quest’estate ho compilato una scheda online sul sito della Rai. Sul portale del canale televisivo avevo infatti visto un avviso per partecipare, così, senza nessuna pretesa, ho fatto questa domanda, anche perché seguivo il programma quando c’era ancora Fabrizio Frizzi, quindi le prime edizioni; quest’ultime, invece, non le ho seguite molto. Però, essendo un gioco carino, ho deciso di provare. È stato uno di quei tentativi casuali. Poi, in realtà, a ottobre mi hanno chiamato informandomi dell’imminente casting che si sarebbe svolto a Catania e dove appunto venivano scelti i concorrenti per “Soliti Ignoti – Il ritorno”. Quella mattina eravamo una sessantina di persone. Mi hanno fatto un piccolo provino, cioè una presentazione, dopodiché mi hanno fatto provare a indovinare delle identità che c’erano in delle fotografie. Lì ho iniziato in effetti a crederci perché comunque ho visto che il provino era andato bene, lo staff era contento e poi avevo salutato Amadeus dicendogli: ‘per me è la cipolla’, famoso tormentone! Una volta finito il provino, a novembre mi hanno chiamato avvisandomi che il primo dicembre sarei stato il concorrente ufficiale del programma. Mi avevano scelto ed ero entusiasta!”.

  • Che clima si respira una volta arrivati negli studi Rai?

Innanzitutto registravano due concorrenti per giorno, in questo caso io e una signora di Pescara. Subito ci hanno messo in isolamento perché non potevamo comunicare con nessuno, men che meno con le identità; se ci fossimo incontrati saremmo stati esclusi dal programma. Quindi ci hanno messo da soli in questi camerini, dalle 11 di mattina alle 15,14 del pomeriggio. Però è stato piacevole perché comunque c’erano le truccatrici, le costumiste, insomma, ci sentivamo coccolati. Lo studio della registrazione delle puntate, il Teatro delle Vittorie di Roma, era ovviamente uno studio bellissimo e la gente ci ha accolto bene ed è sempre stata simpatica e alla mano”.

  • Com’è Amadeus dal vivo?

Amadeus è simpatico anche se io, ovviamente, l’ho conosciuto soltanto davanti le telecamere. Una volta spente se n’è andato e non ho avuto proprio modo di parlargli aldilà della puntata, anche perché forse avevano fretta dato che dovevano registrare l’altra. Tra i due io sono stato sorteggiato per primo, quindi ho giocato prima che lo facesse la signora, con la quale, tra l’altro, sono rimasto in contatto”.

  • Come ti sei sentito quando hai metabolizzato di essere riuscito ad azzeccare i mestieri di tutte le 8 identità? Speravi ovviamente in una vittoria?

Certo che ci speravo! In realtà ero incredulo, non avrei mai creduto a una cosa del genere perché, anche se mi sono giocato bene tutti gli indizi, non mi sarei mai aspettato di arrivare al montepremi più alto. Alla fine dicevo a tutti: ‘ma questo è un sogno, svegliatemi’. E poi, appunto, mi hanno svegliato, quando ho perso! Era troppo bello per essere vero. Mi sono comunque divertito, questo è l’importante, è stato un gioco divertente dove dall’inizio alla fine mi sono sentito a mio agio, non c’è stato niente di negativo durante la registrazione della puntata”.

Mario però, non è riuscito a portarsi a casa i 250 mila euro racimolati grazie ad un’attenta analisi di ogni identità, perché nella fase finale, tappa che porta alla vittoria solo se si riesce a indovinare il parente “misterioso” di uno degli otto ignoti, ha finito per sbagliare. Una volta dimezzato il montepremi e ottenuto così il grado di parentela dell’ignoto, Mario ha fatto la sua scelta, questa volta errata, che ha fatto in modo che perdesse tutto il denaro che era riuscito a raccogliere. Una botta davvero dura che, nonostante fosse un gioco, lo ha comunque tormentato anche nei giorni successivi alla puntata.

“I Soliti Ignoti – Il ritorno”: parente misterioso

  • Una parola che racchiuda ciò che hai provato quando purtroppo hai perso nella fase finale?

Distrutto. Ho avuto una decina di minuti, da quando quella signora (la parente misteriosa) mi ha detto ‘no’, di totale blackout. Non mi ricordo neanche se ho salutato Amadeus perché, da lì in poi, mi ripetevo fra me e me come avessi fatto a sbagliare. Ero sicuro e anche abbastanza convinto della mia scelta, quindi all’inizio non ho proprio connesso. Una volta nei camerini, mi hanno tutti rincuorato dicendomi di non prendermela e che gli dispiaceva perché comunque ero stato bravo. Il pubblico tifava per me. Perdere in un solo secondo tutti quei soldi è un trauma. Però, devo dire che adesso che ho visto la puntata, insieme con i miei amici, l’abbiamo presa a ridere e abbiamo festeggiato; poi ho ricevuto tanti complimenti ed è così che ho sdrammatizzato il tutto… la vita va avanti!”.

  • Parteciperesti di nuovo al programma?

No, non credo, a meno che non mi chiamino per una rivincita, allora magari sì! Pero se devo di nuovo provare io a fare tutti quei casting per cercare di andare a un quiz, per adesso no, mi è bastata quest’esperienza, magari poi quando sarò più grande proverò a farne qualche altro”.

  • Sei un musicista, vuoi raccontare un po’ la tua passione oltre a dirci ciò che fai nella vita?

Faccio il servizio civile al museo archeologico di Randazzo perché mi sono laureato in archeologia, è questo il mio campo. Durante la puntata avevo fatto un appello e invitato Alberto Angela, il mio mito, a visitare i paesi etnei che sono pieni di cose da vedere e di ricchezze da offrire. Peccato, però, che, nonostante volessi approfittare dei mezzi Rai, quest’opportunità mi sia stata negata. Il programma infatti è costretto a tagliare alcune parti per questioni di tempo”.

Per quanto riguarda la musica – continua – sono un cantantautore e un chitarrista, il mio nome d’arte è Jomario.  A proposito ho una pagina facebook che, attualmente, si chiama “Mario Jomario-Lo Straniero”. Il nome “lo straniero” si deve alla prima canzone che ho scritto e a cui sono più affezionato. Quest’anno ho fatto anche l’artista di strada, nel senso che ho partecipato sia a Catania che a Ferrara per l’organizzazione del festival dei buskers. Mi sono esibito in entrambe le città così da sponsorizzare l’evento; a Catania in metropolitana, a Ferrara, invece, in una piazza, che durante questa manifestazione ospitava tra l’altro un sacco di artisti provenienti da tutto il mondo.  Canto e suono da un bel po’ di tempo ormai, ma sempre con gruppi e band che facevano cover. Quest’esperienza, al contrario, è stata completamente nuova perché ci si trova davanti a un pubblico totalmente diverso, che sceglie se fermarsi o meno di sua spontanea volontà. Suonare per strada provoca emozioni del tutto differenti”.

“Adesso – conclude – ho iniziato a scrivere qualche canzone, ed è emozionante. Ogni volta che le suono, vedere la gente fermarsi ad ascoltarmi e ricevere complimenti, quella è una bellissima soddisfazione”.

Mario La Rosa, concorrente de “I soliti Ignoti-Il ritorno”

Non si può far altro che congratularsi con un ragazzo che, come concorrente, è riuscito a tenerci col fiato sospeso per un’intera puntata, farci sperare e poi, malgrado il buon modo di giocare, farci anche dispiacere durante la fase finale. Ma, i complimenti non mancano di certo. Grazie e attraverso la sua solarità e la sua voglia di sfidarsi quotidianamente, sta cercando infatti di crescere e di migliorarsi per fare felice la gente anche come artista. Nonostante il futuro sia ancora tutto da vedere, una cosa resta comunque certa… Mario la strada ce l’ha già spianata!