Espulso ma rientrato ugualmente in Italia, questa volta viene fermato: tunisino ai domiciliari

Espulso ma rientrato ugualmente in Italia, questa volta viene fermato: tunisino ai domiciliari

AGRIGENTO – Quando hanno ricevuto la richiesta d’intervento all’aeroporto dell’isola, i militari dell’arma pensavano di imbattersi in un ordinario controllo di documenti.

E invece, si è scoperto che un tunisino ospite presso il locale Hot Spot, avvalendosi di una carta d’identità contraffatta, aveva appena acquistato un biglietto aereo per Palermo, allo scopo quindi di fuggire dall’isola. Effettuati subito i necessari accertamenti, i carabinieri hanno sequestrato sia il biglietto sia il documento falsificato, verificando poi le reali generalità del tunisino, C. S., 27 enne, sbarcato a Lampedusa il 30 novembre, il quale è stato riaccompagnato all’Hot Spot di Contrada Imbriacola.

Nel corso dei servizi di prevenzione generale, i militari dell’arma hanno fermato lungo una pubblica via un altro tunisino, il quale alla vista delle uniformi aveva mostrato un inconsueto nervosismo. I militari dell’arma impegnati nel servizio di pattuglia hanno così deciso di fermare lo straniero. Nel corso dei successivi e approfonditi controlli sulla sua identità svolti alla locale stazione carabinieri, è emerso che il tunisino era stato già espulso dall’Italia nell’anno 2013 e nonostante ciò era illegalmente rientrato sul territorio nazionale. Pertanto, è scattato l’arresto in flagranza nei confronti del 22enne tunisino, il quale è stato ristretto agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria.