Tra l’alcol giovanile e la moda del dopocena: dove ci si “diverte” a Catania?

Tra l’alcol giovanile e la moda del dopocena: dove ci si “diverte” a Catania?

CATANIA – Inizio settimana, il classico lunedì nero che tutte le generazioni odiano. Che siano adolescenti o adulti, che siano nullafacenti o lavoratori incalliti: tutto intercorre in cinque giorni che sembrano interminabili, pieni di impegni. Poi arriva il weekend, quello che tutti aspettano per potersi godere la movida catanese a pieno fino alle prime luci dell’alba, con tutte le sue particolarità. Compresi i pericoli.

Ecco, concetto sbagliato: la movida catanese, oggi, non è più solo quel “sabato” che tutti attendono, visto che la notte a Catania è molto giovane pure nell’infrasettimanale. Magari non si faranno le ore piccole, ma certamente i ragazzi non si privano di girovagare la città e scaricare lo stress in compagnia, scambiando due parole o trovando anche nuovi amori (ma solo nel più fortunato dei casi…).

Allora girovaghiamo anche noi per le zone di Catania e provincia, quelle più popolari, quelle a cui, nonostante le basse temperature invernali, la gente non rinuncia. Nemmeno i più piccoli, nemmeno i più grandi.

Nonostante ci siano pareri contrastanti a riguardo, la fascia d’età che va dai 13 ai 15 anni è costantemente fuori porta. Coprifuoco a mezzanotte, ma non si vieta nulla nella maggior parte dei casi. È questa la fascia che apre l’ala liceale, che si estende fino ai 19 anni. Si prosegue con il target universitario, che arriva fino ai 30 anni, con un’altra visione di divertimento. Crescendo, si entra nel mondo familiare, con coppie di sposi novelli, possibilmente in dolce attesa o con un figlio sulle spalle. Anche gli over 50, poi, trovano le loro fonti di divertimento.

Domina il centro, ma soltanto alcune parti: è famosa piazza Vincenzo Bellini, meglio conosciuta come piazza Teatro. Grazie alla presenza di numerosi pub, specialmente il sabato, è molto frequentata. Utilizzata come luogo di ritrovo e di appuntamenti, per poi decidere il da farsi nella zona. Via Etnea e dintorni è frequentata da tutte le fasce d’età, ma in modo differente: la gran parte dei liceali tende a trovare la propria dimensione nell’alcol, magari per lasciarsi andare un po’ e farsi trasportare. Purché pericoloso, “esagerare” è un’usanza ormai nota. E’ ben popolata anche piazza Stesicoro, mentre le coppie e le famiglie preferiscono una lunga passeggiata in via Etnea, partendo dalla villa Bellini, superando piazza Stesicoro, l’incrocio dei Quattro Canti, piazza Università e piazza Duomo. Una passeggiata lineare e romantica, con il panorama della Cattedrale a fare da sfondo.

A competere con il centro cittadino è piazza Europa, o meglio: la zona del Borghetto insieme con piazza Pilo. Lì è possibile trovare anche qualche universitario, ma le fasce d’età variano dai 15 ai 22 anni. Difficile, ma non impossibile, trovare ragazzi o ragazze più piccole al largo del mare catanese. A proposito di questo, un posto in cui si prediligono gli over 50 è il lungomare, dove i genitori, o anche nonni, portano i propri figli/nipoti sulle giostre o a mangiare un panino. Il viale ha il suo perché anche per le coppie romantiche, che vogliono passeggiare mano nella mano, lentamente e scambiandosi sorrisi. I ragazzi più pratici, probabilmente, non approveranno mai questo programmino.

Non è da sottovalutare la zona di Ognina: siamo ancora da quelle parti, sì, perché è ormai una moda il “dopocena”, nella stragrande maggioranza un “savoir-faire” di universitari e laureati, che preferiscono passare una serata tranquilla in compagnia di amici davanti a un aperitivo rinforzato. La tipicità del dopocena, comunque, è facilmente rintracciabile un po’ ovunque, anche nei paesi in provincia come Sant’Agata Li Battiati o Nicolosi. Ultimamente, in quest’ultimo, ci si va un po’ meno a causa del freddo, al contrario di quanto accadeva invece nel periodo estivo.

C’è anche chi preferisce passare il pomeriggio, trattenendosi anche in prima serata, nei grandi centri commerciali visitando negozi e facendo un po’ di shopping. Tanto, si sta per entrare nel periodo dei saldi, quindi la crisi fa un baffo al Dio denaro. Non sono passate di moda le serate nei cinema o le tradizionali rimpatriate casalinghe, oggi spesso chiamati “festini”. Quando c’è maltempo, infatti, è ragionevole rimanere a casa. Poi, quello che succede dentro quattro mura, è mistero: a meno che, qualche persona rimasta sobria, non “confessi”.

In fin dei conti, però, ognuno va dove lo porta il vento e, sopratutto, dove lo porta la comitiva di amici. Perché il divertimento a Catania lo si trova facilmente, un po’ ovunque: ma la movida no, perché si crea. E per crearla, conta con chi vai. Non dove sei.

(foto: trip advisor)