Incidenti stradali, più feriti meno morti: la mentalità siciliana che uccide

Incidenti stradali, più feriti meno morti: la mentalità siciliana che uccide

CATANIA – 192.

192 cosa? 192 sono i morti, secondo i dati Istat, a causa di incidenti stradali nel 2016. Il 2017, purtroppo, non sembra essere da meno: se n’è andata la sorella del sindaco di Erice, sono morti un 31enne a Piano Tavola e un 26enne a Porto Empedocle. Solo due giorni fa, infine, si sono verificati altri due incidenti mortali: uno sulla Palermo-Catania e un altro sulla Messina-Palermo. La lista però è molto più lunga.

Intanto i dati dell’anno scorso, seppur nella loro ambiguità, lasciavano ben sperare. Ambiguità perché da un lato abbiamo avuto, in Sicilia, 11.067 incidenti (più 1.9% rispetto al 2015 e più 0.7% rispetto alla media nazionale del 2016) con 16.601 feriti (più 2.3% rispetto al 2015 e più 0,9% rispetto alla media nazionale). Dall’altro i morti, come detto, sono stati 192, cioè il 14.7% in meno dell’anno scorso con un più 10,5% sulla media nazionale.

In Sicilia quindi ci sono stati più incidenti, più feriti ma meno morti, rispetto all’anno prima e rispetto a tutto lo Stivale. Ciononostante 192 morti sono tanti e vedendo gli eventi di quest’anno ci si rende conto come la maggior parte siano giovani, a volte giovanissimi, come il piccolo Gioele: la strada se l’è portato a soli 3 anni.

Poco più di un mese fa vi avevamo parlato di questa problematica, cercando di capire, con l’aiuto della dirigente della polizia stradale di Catania, dott.ssa Giuseppa Pirrello, quali fossero le principali cause. Sembra quasi assurdo, ma sono proprio loro, quelle di sempre: assenza di casco o di cinture di sicurezza, distrazioni causate da telefono e guide in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Ciò deve far riflettere: gli incidenti non sono frutto di errori tecnici ma sono causati dalla nostra mentalità che tra menefreghismo e siciliana spavalderia ha ucciso 192 persone.