“Disponibile e simpatico, sono sconvolta” e “Si vedeva che qualcosa non andava”: le due facce di Padre Pio Guidolin

“Disponibile e simpatico, sono sconvolta” e “Si vedeva che qualcosa non andava”: le due facce di Padre Pio Guidolin

CATANIA – La notizia non poteva passare inosservata e non poteva non avere ripercussioni dal punto di vista sociale. Questa mattina, infatti, Padre Pio Guidolin è stato arrestato per abuso su minori, dopo che, in tempi non sospetti, era già nata un’altra polemica sul suo operato.

In molti lo conoscevano e hanno avuto modo di ascoltare le sue messe e i suoi messaggi di fede. Eppure, l’accusa nei confronti di Padre Pio Guidolin è di quelle che scuotono l’ambiente e le coscienze di molti. Specialmente di quelli che hanno frequentato la sua parrocchia per molti anni sin da piccoli: “Non ci posso credere…. l’ho conosciuto quando ero piccola e ne conservavo un ottimo ricordo… sono senza parole…. se tutto questo fosse vero sarebbe davvero uno schifo…”, commenta una ragazza.

E il suo racconto prosegue: “Quello che posso dire è che era un sacerdote che amava i bambini (nel senso “puro e pulito” del significato), mi ricordo di tanti giochi, canzoni che ci faceva fare nel cortile della parrocchia (non quella dove predicava attualmente) dopo il catechismo o dopo la messa. Era una persona disponibile e molto simpatica”. Un’immagine impressa e legata alle sue esperienze di vita di circa 20 anni fa e che oggi rischia di crollare: “Sono davvero sconvolta per quello che è successo e non mi capacito su come una persona cosi possa fare una cosa del genere….”.

Anche sui social la gente esterna il suo pensiero, con grande stupore per chi sapeva di lui tramite i figli. Padre Pio Guidolin, infatti, andava spesso nelle scuole per incontrare i ragazzini e far conoscere il mondo della chiesa e il significato della fede: “Non ci posso credere……Veniva a predicare a scuola dai miei figli quando erano piccoli….Cristo ma cosa sta succedendo!!!!!”.

Padre Pio Guidolin 3

Qualcuno, però, non mostra solo meraviglia per quanto accaduto, ma anche rabbia, trovando quasi “conferme” sulle proprie sensazioni dopo averlo conosciuto. Qualcuno, infatti, commenta: “L’ho conosciuto. …..si vedeva che qualcosa in lui non andava”.

Altri, invece, condannano anche chi è stato complice della sua probabile condotta e rivolge un pensiero ai più piccoli: “…non sono da meno le persone che hanno ghettizzato il ragazzino che lo ha accusato e il genitore che invece di proteggere suo figlio ha chiamato il prete per avvisarlo. Le vittime sono i bambini che hanno subito le violenze. Loro devono essere protetti, aiutati e tutelati, non dimentichiamolo mai!”.