Speziale ancora nei guai: è suo lo smartphone ritrovato in carcere

Speziale ancora nei guai: è suo lo smartphone ritrovato in carcere

FAVIGNANA – Era di Antonino Speziale lo smartphone che è stato trovato all’interno di un barattolo nel carcere di Favignana. Il giovane si trova recluso nell’isola delle Egadi per scontare una pena di 8 anni, che gli era stata inflitta per l’omicidio dell’ispettore Raciti, avvenuto il 2 febbraio 2007 durante igli scontri all’esterno dello stadio Angelo Massimino durante il derby Catania-Palermo. Secondo quanto diffuso dal Sappe ( il sindacato della polizia penitenziaria), il 27enne sarebbe stato trovato giovedì scorso in possesso del cellulare.

Non sarebbe il primo episodio di cattiva condotta del giovane, che era già stato denunciato nel 2014, mentre si trovava nel carcere di Agrigento, per oltraggio a pubblico ufficiale. La giustificazione, all’epoca dei fatti, sarebbe stata quella di una doccia negata al rientro da una giornata trascorsa in tribunale.

Qualche anno dopo, nel 2016, il suo legale l’avvocato Giuseppe Lipera aveva avanzato addirittura la richiesta di grazia al presidente della Repubblica Mattarella.

In quest’ultima vicenda, secondo il comunicato del Sappe, Speziale avrebbe avanzato la richiesta a un agente di essere scortato in infermeria. Poi, durante il tragitto, il 27enne, sempre secondo la nota, avrebbe chiesto di potersi avvicinare a una cella, con l’intento di farsi dare un po’ di farina. Quest’ultima gli sarebbe stata poi consegnata in un barattolo. Tuttavia, insospettito, l’agente che lo accompagnava avrebbe controllato il contenuto del pacco, scoprendo proprio lo smartphone.