Dottoressa violentata a Trecastagni, Serafina Strano alla Camera: “Non provo vergogna, riesco a mostrarmi perché sono viva”

Dottoressa violentata a Trecastagni, Serafina Strano alla Camera: “Non provo vergogna, riesco a mostrarmi perché sono viva”

CATANIA – La dott.ssa Serafina Strano in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne è andata a Montecitorio per raccontare e denunciare ciò che le è accaduto nella terribile notte tra il 18 e il 19 ottobre 2017, quando Alfio Cardillo l’ha violentata per oltre un ora e mezza.

La dottoressa ha iniziato il suo intervento alla Camera dicendo: “Non provo alcuna vergogna per quello che mi è successo e riesco a mostrarmi oggi perché sono viva“.

Poi ha proseguito raccontando le violenze subite quella terribile notte di settembre: “Sono stata aggredita alle spalle, e da quel momento cominciò la mia notte di terrore, prigioniera in quell’ambulatorio ‘trappola’, per circa un’ora e mezza in balía di quel giovane paziente trasformatosi in un mostro. Selvaggiamente picchiata, ripetutamente stuprata senza avere la possibilità di poter dare l’allarme a nessuno“- continua commossa la dottoressa -. Quando il mio carnefice seviziava il mio corpo la mia mente era libera. Lui mi umiliava con le percosse ed io nel frattempo riflettevo su come poter uscire da quella così grave situazione di pericolo per la mia vita. Sono rimasta lucida, credo mi abbia salvato il mio attaccamento alla vita, l’amore per la mia famiglia, per il mio lavoro e la fede in Dio“.

Durante il suo discorso la donna ha denunciato come in Sicilia la maggior parte delle guardie mediche siano ubicate in palazzi isolati e senza i giusti sistemi di protezione e sicurezza. Inoltre, la donna ha detto all’inizio del suo intervento: “Ho iniziato il mio turno in completa solitudine come sempre“.

La dottoressa ha concluso spiegando che in questi mesi non è cambiato nulla ed ha chiesto allo Stato di agire mettendo in sicurezza le guardie mediche e proteggendo tutte le colleghe che ogni notte lavorano con timore e angoscia.