Lavoratori ex QÈ: la speranza è l’ultima a morire

Lavoratori ex QÈ: la speranza è l’ultima a morire

PATERNÒ –  È passata ormai da un po’ la mezzanotte, qui a Palazzo Alessi, sede di rappresentanza del comune di Paternò.

Ho deciso di spostarmi in un’altra stanza, portando con me un foglietto di carta, recuperato tra alcuni nella borsa, una penna e i volti delusi, amareggiati, sfiduciati degli ex lavoratori QÈ che ancora vivono il dramma del loro “NON RITORNO” alle loro postazioni, con le loro cuffie e la solita domanda: “Buongiorno INPS in che cosa posso esserle utile?“.

Sì, perché a distanza di un anno, nonostante le manifestazioni e i numerosi tavoli istituzionali alla Regione, al mise, alla prefettura, ancora una volta si batte forte il pugno su quella porta della “SPERANZA” che ancora non si decide ad aprirsi.

Una manifestazione ha visto l’alba proprio nella mattinata del 22 novembre davanti alla sede Inps di Paternò, per chiedere un tavolo per discutere sull’assegnazione della commessa Inps-Inail alla nuova società “Netith” che dovrebbe assorbire parte dei lavoratori della fallita società ma, soprattutto, per avere la garanzia della continuità degli ammortizzatori sociali che scadranno il prossimo 6 dicembre.

Mi affaccio fuori…

Un leggero vento mi pervade l’animo. Che ci sia aria di cambiamento?

Lo spero proprio.