Acqua non potabile a Pachino da 4 mesi. L’Asp di Siracusa “tira le orecchie” al sindaco Bruno

Acqua non potabile a Pachino da 4 mesi. L’Asp di Siracusa “tira le orecchie” al sindaco Bruno

PACHINO – Era lo scorso 26 luglio quando il sindaco del Comune di Pachino – Roberto Bruno -, tramite un’ordinanza ufficiale n. 29, dichiarava la non potabilità dell’acqua autorizzando “l’attingimento dell’acqua in un pozzo privato sito in territorio di Pachino. Abbiamo fatto i dovuti prelievi e, come detto, in via precauzionale, ovvero finché non arriveranno i risultati delle analisi, ho dichiarato temporaneamente non potabile l’acqua, limitandone il consumo agli usi civili, domestici e igienici”.

Sono trascorsi ben 4 mesi e nessuna novità sembra essere venuta fuori anche se, proprio lo scorso 10 novembre, qualcosa è venuto “a galla”.

“Persistenza non conformità dell’acqua erogata dal civico acquedotto di Pachino. Reitera richiesta adozione provvedimenti ed adeguata informazione della cittadinanza”: sarebbe questo l’oggetto della nota, inviata tramite Pec al Comune di Pachino, da parte dell’ASP – Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, diretta al primo cittadino e al Dirigente VIII Settore – Servizio Idrico Integrato Comune di Pachino.

Un “rimprovero” bello e buono al sindaco Bruno che viene invitato “urgentemente” a “porre in essere le azioni correttive volte a scongiurare un eventuale rischio per la popolazione” e, soprattutto, un invito a informare la cittadinanza “sui provvedimenti emanati e sugli eventuali comportamenti da tenere in caso di restrizione e/o divieto all’uso dell’acqua potabile”.

Ma non è finita qui, il dirigente medico, dott.ssa Maria Grazia Gulisano, che avrebbe firmato tale nota, invita il primo cittadino a disporre le operazioni di controllo della rete idrica e della disinfestazione a mezzo clorazione dell’acqua “scrupolosamente”.

Il documento “parte” successivamente ai controlli interni effettuati nel mese di settembre ed ottobre 2017 che “confermano la permanenza della non conformità dell’acqua erogata dall’acquedotto pubblico”.

Nonostante i “distinti saluti” della dirigente dell’Asp di Siracusa e gli “inviti” a Roberto Bruno, il primo cittadino, trascorsi ben cinque giorni dalla ricezione della Pec, sembrerebbe “nascondere” tale documento ai cittadini, non informandoli di quanto accade e tralasciando la salute dei pachinesi.

Nel Decreto Legislativo 31/2001, che vi alleghiamo, si legge di come “le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite”. L’acqua, elemento vitale per la nostra sopravvivenza, causa, se non potabile, diverse malattie classificabili in malattie trasmesse per contagio oro fecale; malattie dovute a microrganismi presenti nell’acqua e malattie trasmesse da insetti vettori e da animali che vivono nell’acqua.

Le malattie sono facilmente trasmissibili tramite feci, mani, bocca e carenza di norme igieniche. I batteri di tali infezioni potrebbero essere presenti anche nell’acqua inquinata e potrebbero essere trasmessi, successivamente, sia per contatto diretto sia per ingestione.

Colera, febbre tifoide, epatite A ed epatite B: sono queste le principali malattie a cui, ogni giorno, i cittadini di Pachino sono esposti sotto la più totale “indifferenza”, a quanto pare, del sindaco Roberto Bruno che, per oneri, dovrebbe, invece, salvaguardare la salute dei suoi abitanti.

Infine, vi informiamo che la redazione di NewSicilia.it sta provando a mettersi in contatto con chi di dovere. In attesa di ulteriori riscontri – sia per deontologia che per “modus operandi” – restiamo a disposizione di chiunque voglia chiarire e fornire delucidazioni sulla vicenda, primo fra tutti il sindaco Roberto Bruno.