I Santapaola, i Mazzei, gli omicidi e quel delicato equilibrio: Di Benedetto l’uomo della discordia

I Santapaola, i Mazzei, gli omicidi e quel delicato equilibrio: Di Benedetto l’uomo della discordia

CATANIA – Onore, rispetto e riconoscimento dell’autonomia dell’altro clan. Da sempre si sono rispettate così le famiglie Santapaola-Ercolano e Mazzei, conosciuta come “i carcagnusi”.

Entrambe, infatti, da tempo operano sul territorio catanese cercando di far valere la loro egemonia per il controllo sullo spaccio di droga, sulle estorsioni e su altre attività criminose.

Un rapporto, però, messo a rischio da alcune dinamiche interne e che, nel caso in cui la situazione fosse degenarata, sarebbe potuto sfociare in atti violenti e sanguinosi.

“Questa situazione si deve fermare… noialtri non ci siamo permessi mai a fare queste cose fra noialtri… ci sediamo e la discutiamo civilmente… fino a quando non ci sono morti e cose… e questo dobbiamo evitare… ora noi abbiamo un problema con questo… dobbiamo risolvere questo problema che è anche in casa vostra… La nostra storia ci porta che noi abbiamo avuto dei problemi dentro casa nostra e noi stessi li abbiamo risolti… ora questo problema è un problema che pende più da voi… Se uno di noialtri ogni mattina si alza e fa discussioni e non dice niente, mi sembra che è anche giusto che si prenda le sue responsabilità se succede qualcosa”.

Questo è quello che emerge da un’intercettazione tra esponenti della famiglia Santapaola-Ercolano e il clan Mazzei, a seguito di una lunga indagine che ha portato all’arresto di 31 persone. Sembra, infatti, che Santo Di Benedetto, appartenente a quest’ultimo sodalizio, avesse deciso di agire autonomamente e di insediarsi anche nei territori di Adrano e Lentini, facendo così saltare gli equilibri e gli accordi raggiunti fino a quel momento. Inoltre, lo stesso Di Benedetto, avrebbe avuto dei dissidi con Alfio Davide Coco, esponente del gruppo della Stazione e facente capo ai Santapaola-Ercolano.

Nel corso dell’incontro, quindi, gli esponenti del clan “offeso” avrebbero invitato i Mazzei e tenere a bada i suoi membri, ricordando come un episodio analogo fosse capitato anche a loro in passato. Tanto che, nel 2007, fu commesso un omicidio all’interno della stessa famiglia: “Al mio paese si è detto che quando io ho un problema… me ne vado dal responsabile della mia Famiglia, dal mio principale… Lineri, Nesima… eccetera eccetera… “vedi che ho un problema con ddu carusu ca ti rissi”… i Cristiani vanno avvisati!… Quando noialtri abbiamo avuto Angelo e ‘mbare, Angelo ha pagato per tutti gli sbagli che ha fatto! Lui infatti prendeva le decisioni lui solo, non si considerava nessuno completamente… e là è stata la stessa cosa… tutti quanti si sono seduti… E si chiamava SANTAPAOLA… si chiamava SANTAPAOLA, non si chiamava con un altro cognome… questo, per farti capire… perché quando muore un SANTAPAOLA… viri ca fa sgrusciu… u primo fu iddu… e questi sono gli esempi che abbiamo dato per gli sbagli che ha fatto”.