L’antica leggenda del crisantemo, il fiore della commemorazione

L’antica leggenda del crisantemo, il fiore della commemorazione

CATANIA – Oggi, Festa di Ognissanti, inizia la commemorazione dei propri cari in previsione della Festa dei Morti di domani. Tra folklore, dolci e tradizioni, non ci si dimentica di andare al cimitero per un saluto a un familiare o a un amico.

Per onorare i defunti si posano sulla loro tomba fiori di ogni tipo, ma per questa ricorrenza il fiore più indicato è indubbiamente il crisantemo, che sia rosso, giallo, bianco o rosa.

Questo fiore ha una storia piuttosto particolare e cela un significato profondo. La leggenda del crisantemo ha origini orientali, ma questo fiore è ormai entrato a far parte della tradizione cristiana.

La leggenda narra che un tempo, in un villaggio, vivevano una graziosa fanciulla e i suoi genitori e intorno alla loro casetta sbocciavano bei fiori che la bambina curava con amore.

Quando il padre della ragazza partì in guerra e non tornò più, la madre si ammalò gravemente di malinconia e la bambina cominciò a temere di perdere anche lei.

Secondo la versione cristiana, la bambina disperata si rivolse alla Madonna per trovare un rimedio alla malattia della madre. La Madonna scosse il capo, le disse di tornare a casa, di scegliere un fiore del suo giardino e di contarne i petali. I giorni di vita della madre sarebbero stati tanti quanti i petali del fiore.

Purtroppo la fanciulla non trovò fiori con più di sette petali, troppo pochi… ebbe però un’idea: tagliò ogni petalo del fiore prescelto in innumerevoli striscioline, che corrispondevano ad altrettanti giorni. Così i petali divennero molti e la mamma visse per tanti anni.

Come avrete capito si tratta proprio del Crisantemo, il fiore dai mille petali, nato dal dolore per la perdita di un caro ma anche dall’affetto di una bambina nei confronti di una madre.