Operato per uno pneumotorace il campione olimpico Daniele Garozzo: “Tanta paura, ma il peggio è passato”

Operato per uno pneumotorace il campione olimpico Daniele Garozzo: “Tanta paura, ma il peggio è passato”

ACIREALE – Nei giorni scorsi il campione olimpico di fioretto maschile individuale, Daniele Garozzo, è stato costretto a saltare l’esordio nella nuova stagione di Coppa del Mondo, in programma a Il Cairo, per un’indisposizione fisica dovuta ad un problema di salute.

Poco meno di due settimane fa, infatti, il fiorettista acese ha subito uno pneumotorace spontaneo al polmone destro, che lo ha portato ad un ricovero d’urgenza e ad un primo intervento di drenaggio, seguito da alcuni giorni di riposo nella sua abitazione a Roma, prima di sottoporsi a una nuova operazione, questa volta di bollectomia, programmata nei giorni di convalescenza ed effettuata venerdì scorso.

Il secondo intervento, così come il primo, è perfettamente riuscito ed ha permesso di ridurre i rischi di recidiva e Daniele è stato dimesso ed è tornato a casa già nella giornata di ieri.

Tanta paura per lo schermidore etneo, ma tutto fronteggiato prontamente com’è nel suo carattere e tantissima voglia di tornare al più presto in pedana, dopo un necessario periodo di recupero, come ha sottolineato lo stesso atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle: “Non è stata certamente una bella avventura – dice Daniele Garozzo – , ma adesso sto meglio ed ho già iniziato il percorso di recupero. Per rimettermi del tutto ci vorrà almeno un mese e quindi dovrò saltare anche la prova di Coppa del Mondo a Tokyo, ma spero di tornare in pedana per quella di inizio dicembre a Torino, senza però farmi prendere dall’ansia di accelerare i tempi a tutti i costi. Il fatto di dover stare fermo per un po’ mi fa arrabbiare tanto, perché stavo attraversando uno stato di forma ideale, ma la salute è la cosa più importante e quindi sono contento di aver messo questo problema alle spalle. Ho avuto la grande fortuna di trovare in entrambe le occasioni dei medici eccezionali che ringrazio. Ho avuto tantissime manifestazioni di affetto che mi hanno dato subito coraggio, perché oltre a poter contare come sempre sul sostegno della mia famiglia, di mio fratello Enrico, della mia Alice, del mio staff tecnico e dell’arma che rappresento, ho ricevuto attestati di stima da ogni parte del mondo, dai tanti amici di infanzia a quelli conosciuti nell’arco della mia carriera, senza dimenticare tutti quelli che fanno il tifo per me. Sto bene, devo solo avere un pizzico di pazienza e in poco più di un mese tornerò al mio posto, in pedana, a combattere per vincere!”.