Botte e minestrone bollente sul viso della nonna: non voleva dargli i soldi per la droga

Botte e minestrone bollente sul viso della nonna: non voleva dargli i soldi per la droga

L’hanno trovata con il volto tumefatto, in stato confusionale, un misto fra choc e disperazione che, una volta venuti a galla i motivi, ha lasciato di sasso, in preda allo sconcerto e allo sbalordimento, anche i poliziotti che sono poi intervenuti.

Protagonista di questa triste storia, a cui dà i natali con assoluto rammarico la Capitale, è una nonna residente in via Ceprano, che ieri pomeriggio si è vista letteralmente bruciare.

Ad ustionare l’anziana donna il nipote 35enne che, in preda a un raptus per non aver ricevuto per l’ennesima volta i soldi chiesti alla nonna, ha compiuto il brutale gesto.

Le ha gettato il minestrone bollente sul viso, poi il silenzio è calato. Silenzio che si è tramutato in minuti estenuanti e brutali fatti di violenza, percosse e botte ripetute. Lui le aveva chiesto aiuto e lei aveva deciso di negarglielo. Gesto azzardato quello della donna, che mai si sarebbe aspettata un pomeriggio simile. Il nipote, dopo il rifiuto, le ha serrato la bocca con una mano e l’ha scaraventata, senza pensarci due volte, sul letto. Una volta in camera l’ha minacciata e, continuando a percorrerla, le ha premuto un cuscino sul volto.

Niente da fare, l’anziana non avrebbe comunque mollato. È stato proprio in quel momento che l’uomo, con alle spalle un passato con la giustizia, le ha gettato il minestrone bollente in faccia, puntandole al collo il frammento di un piatto.

Era drogato e aveva fatto ritorno a casa, intorno alle 14, proprio per ricercare altro denaro. Voleva quei soldi e ci sarebbe riuscito, a costo di uccidere la nonna, presa per i capelli e colpita a pugni svariate volte. Sarebbe riuscito ad ammazzarla, se non fosse stato per l’arrivo dei poliziotti, chiamati dalla madre dell’uomo. Da quanto si è evinto dopo, infatti, il malvivente aveva nascosto sotto a un cuscino un coltello che di lì a poco, avrebbe potuto diventare un’arma letale.

Era già stato denunciato in passato dagli stessi familiari, gli era stato addirittura vietato di avvicinarsi alla nonna per via dei precedenti maltrattamenti. All’arrivo delle autorità, il 35enne ha cercato, a modo suo, di rendersi “invisibile”ai loro occhi, imboscandosi sotto allo stesso letto dove minuti prima era avvenuto l’impossibile.