Aggredito perché omosessuale, vittima Sebastiano Riso regista catanese

Aggredito perché omosessuale, vittima Sebastiano Riso regista catanese

A Roma, nella zona di Ostiense, il famoso Sebastiano Riso, regista catanese del film “Una Famiglia”, è stato aggredito nell’androne della sua abitazione da due uomini solo perché omosessuale. I due aggressori sono subito scappati senza lasciare traccia.

Portato al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, i medici hanno riscontrato una contusione della parete toracica addominale e un trauma allo zigomo con edema alla cornea con una prognosi di 10 giorni.

Dopo l’accaduto Riso ha commentato: “Sul viso, nello stomaco e all’altezza dello sterno. Ieri sono stato colpito tre volte, e tre volte mi sento attaccato: come omosessuale, come regista e come persona. Come omosessuale perché, mentre mi colpivano, mi rivolgevano insulti omofobi, come regista e come persona perché quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia, e perché la violenza è stata esercitata contro la mia inclinazione a esprimere me stesso. Nonostante la paura e la rabbia, che ancora provo a distanza di qualche ora, sono sicuro che continuerò a farlo, come e più di prima‘.

Gli aggressori tra calci e pugni, hanno insultato e minacciato il regista proprio per il suo film di esordio “Più buio di mezzanotte”, una pellicola ambientata a Catania e presentata a Cannes nel 2014. “Una famiglia”, presentata in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, affronta infatti il tema dell’utero in affitto e della vendita clandestina di bambini partoriti da una donna sia a coppie etero sia a una coppia gay.

Le indagini sul caso sono ancora in corso per identificare i due uomini, fuggiti dopo l’accaduto.