Paura morbillo, in Sicilia è epidemia. I dati sono allarmanti

Paura morbillo, in Sicilia è epidemia. I dati sono allarmanti

CATANIA – A partire dal primo gennaio 2017, il governo ha registrato 4.575 casi e 4 decessi per morbillo. In Sicilia suona l’allarme epidemia.

Ad inizio giugno, l‘Istituto Superiore di Sanità aveva registrato 2.719 casi segnalati in tutta Italia, eppure, in poco più di quattro mesi, i numeri sono quasi raddoppiati.

L’ultima vittima è stato un catanese di 42anni, che ha perso la vita proprio la scorsa settimana perchè non vaccinato. La lista dei morti per morbillo è così salita a numero 4. Numerosi sono stati i fatti che hanno impaurito la cittadinanza, come il bambino svenuto dopo il vaccino, ma la storia non è così semplice.

Secondo i dati del ministero alla Salute, la Sicilia è tra le prime sette regioni in Italia per numero di casi segnalati. Finora, secondo il bollettino settimanale del ministero, sono 287 i casi di morbillo nell’Isola. La metà viene da Catania, dove il calo delle vaccinazioni è stato il più forte.

Secondo alcuni dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, la situazione sembra allarmante: il 90% dei casi segnalati provengono dal Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia; l’88% dei casi era non vaccinato e il 6% ha ricevuto solo una dose di vaccino; l’età media delle persone colpite dal morbillo è 27 anni, anche se, per la maggior parte dei casi, i malati avevano 15 anni e l’incidenza maggiore si è verificata nei bambini al di sotto dei 12 mesi di vita.

I dati colpiscono anche i sanitari dell’Asp. Sembra infatti da alcune dichiarazioni del dottor Mario Cuccia, responsabile del servizio epidemiologia dell’Asp di Catania, emerge che solo a Catania i casi reali siano mille: “A noi arrivano solo le segnalazioni dei soggetti che hanno bisogno di essere assistiti in ospedale o negli ambulatori dell’Asp“.

Purtroppo sempre più genitori sembrano farsi influenzare dalle notizie che girano sui social network, che spesso non hanno basi scientifiche. Per fermare questo fenomeno, il ministro della Salute Lorenzin ha attuato il decreto di obbligo di vaccinazione nelle scuole dell’infanzia. Inoltre sono state aggiunte delle sansioni per chi non faccia fare le vaccinazioni ai ragazzi e le ragazze fino all’età di 16 anni.

Il provvedimento inizialmente ha dato esiti positivi, tuttavia resta ancora una parte dei cittadini che lotta contro quest'”obbligo”. Tra loro, il medico Dario Miedico, medico legale che dopo aver espresso dubbi sulle vaccinazioni pediatriche, è stato radiato dall’Ordine dei medici.