Grande festa per i 50 anni di teatro dei Saitta

Grande festa per i 50 anni di teatro dei Saitta

CATANIA – Un amore lungo 50 anni quello di Salvo Saitta, che dal 1967 si è speso tra passione e sacrificio per il palcoscenico. Sentimento trasmesso geneticamente al figlio Eduardo che, tentando di celare una naturale emozione, nella gremita e partecipe sala del Piscator, ha presentato alla stampa, agli amanti del teatro la 50° stagione teatrale.

Una grande festa, non una semplice conferenza stampa, degna di un traguardo così importante che dal 26 ottobre al 13 maggio vedrà protagonisti, da ben diciassette anni al teatro Piscator, tre famiglie unite nel nome dell’arte: i Saitta, gli Abruzzo e i Mangiù.

Tradizione ed innovazione gli obiettivi di questa nuovo cartellone– spiega Eduardo Saitta-, senza dimenticare le nostre origini ponendo l’attenzione alle commedie poco rappresentate o meno note omaggiando, però, in occasione delle nostre nozze d’oro i Maestri della nostra storia drammaturgica come Martoglio con “L’aria del continente” e Luigi Pirandello con “La favola del del figlio cambiato“.

A sostenere l’infaticabile impegno dei Saitta le numerose testimonianze dei personaggi della cultura etnea presenti in sala come Sarah Zappulla Muscarà, maggiore studiosa dell’intellettuale agrigentino in Europa, che ha sottolineato l’importante scelta di mettere in scena un testo delicato come “La favola del figlio cambiato” che apre la strada ai “Giganti della montagna” testamento letterario incompiuto di Luigi Pirandello.

È facile innamorarsi della scrittura.e del pensiero pirandelliano– dichiara la professoressa- è senza dubbio lo scrittore più attuale della letteratura, in quanto racconta la vita e gli aspetti più difficili dell’animo umano“. Interpreti dello spettacolo Katy Saitta e Paola Abruzzo veterane del teatro catanese.

Sette, nell’ordine, gli spettacoli in programmazione: “Luna di miele con tua moglie” scritto e diretto da Eduardo Saitta, “La Favola del figlio cambiato” di Luigi Pirandello, “Un curioso accidente” di Carlo Goldoni, “Incastriamo lo sposo” spirata al “Il Signor de Pourceaugnac” di Moliere diventata una farsa a firma di Molise, “That’s Amore” di e con Marco Cavallaro, “Buonanotte papà” di Satti e “L’aria del continente” di Martoglio interpretata da Salvo Saitta.

Divertente e coinvolgente l’intervento di Salvo Saitta a conclusione dell’incontro che ricordando gli inizi si sofferma sull’attuale situazione teatrale catanese guardando con speranza il futuro attraverso gli occhi del figlio Eduardo, oggi al timone della Compagnia.

In questi cinquant’anni di teatro e di vita ci siamo impegnati investendo tutto quello che potevamo non solo economicamente ma anche fisicamente, perché è giusto che la nostra gloriosa tradizione teatrale e culturale non muoia, nonostante le troppe e inopportune ingerenze della politica, e continui ad esistere in modo che la mia eredità artistica possa vivere nel tempo