Giovani a rischio, quando un bicchiere in più costa la vita

Giovani a rischio, quando un bicchiere in più costa la vita

CATANIA – La notte più attesa dell’estate spesso diventa – soprattutto per i ventenni – il momento più atteso per consumare grandi quantitativi di bevande alcoliche rischiando, però, di imbattersi in pericolose conseguenze per se stessi (come il coma etilico o difficoltà respiratorie) o per gli altri (causando incidenti stradali anche mortali). Come comunica l’istat, infatti, nel 2015 le vittime sulla strada a causa dell’alcol sono state 16 mila 449 solo in Sicilia, di cui 1.328 di età compresa tra i 18 e i 20 anni.

Anche se ormai praticamente ovunque – nelle discoteche, negli stabilimenti balneari, nelle spiagge libere aperte tutta la notte e in tutti i locali in centro – compaiono divieti circa l’introduzione di alcol e la vendita a minorenni, la maggior parte dei frequentatori notturni si comporta come se tutto fosse lecito.

Puntualmente si verificano malori a volte molto gravi che, se sottovalutati, possono portare anche alla morte: infatti, l’alcol tende a far dilatare arterie e vene del nostro corpo, provocando un abbassamento della pressione sanguigna, che porta successivamente ad uno stato di ipotermia, una condizione grave che va ad incidere direttamente sulle funzioni vitali del nostro organismo.

Il risultato è che stanotte, notte di ferragosto, passata all’insegna del divertimento in compagnia di amici, può facilmente e velocemente trasformarsi in tragedia per colpa di qualche bicchierino di troppo bevuto senza pensarci sufficientemente. Il consiglio da tenere a mente a qualunque età è che ci si può divertire anche senza bere rispettando in questa maniera non solo le regole della pubblica sicurezza, ma soprattutto la vita propria e delle persone che ci circondano.