Asp di Catania: attribuite fasce economiche al personale non dirigenziale

Asp di Catania: attribuite fasce economiche al personale non dirigenziale

CATANIA – È stata finalmente approvata la graduatoria della selezione interna per l’attribuzione di una fascia economica superiore al personale non dirigenziale dell’Asp di Catania.

Ringrazio gli Uffici amministrativi, lo Staff e tutto il personale, che ha lavorato per il conseguimento di questo obiettivo, per la collaborazione espressa – afferma il dr. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -. Ringrazio allo stesso tempo tutti i rappresentanti sindacali, di ciascuna singola sigla, per il loro contributo di idee e di approfondimento. Il confronto con le organizzazioni dei lavoratori è sempre un momento importante non per scambiare singoli benefit, ma per promuovere insieme, nel rispetto dei ruoli e dell’autonomia, una autentica cultura del lavoro e dell’organizzazione aziendale”.

Con questo atto deliberativo, firmato ieri dalla Direzione aziendale dell’Azienda sanitaria catanese, al personale dipendente a tempo indeterminato del “comparto Sanità”, in servizio al 31 dicembre 2014, saranno attribuite le fasce economiche superiori, rispetto a quelle di godimento, nei limiti delle risorse economiche disponibili.

“Abbiamo conseguito un obiettivo importante e di questo siamo molto soddisfatti – dichiara la dott.ssa Daniela Faraoni, direttore amministrativo dell’Asp di Catania -. È un ulteriore tassello che si aggiunge a un’architettura molto complessa nella quale pur a fronte di risorse limitate, riusciamo, con adeguati interventi di razionalizzazione della spesa e di certificazione di bilancio, non solo a tenere, con rigore, i conti in ordine, ma anche a guardare con più serenità al futuro, sia come azienda, potendo contare sulle professionalità in servizio; sia, e spero davvero che sia così, per i singoli dipendenti».

Nel metodo e nel merito – aggiunge il dr. Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania – abbiamo dimostrato, grazie al contributo dei sindacati, di costruire un modello di amministrazione efficiente e partecipata. Credo che sia il miglior dato di partenza per gli atti di programmazione sanitaria che ci attendono”.