La riforma delle competenze dei giudici di pace

La riforma delle competenze dei giudici di pace

Pochissimi giorni fa, esattamente il 31 luglio 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 13 luglio 2017, n.116 riguardante la riforma della magistratura onoraria, fortemente voluto dal Ministro della Giustizia Orlando. Si tratta di un provvedimento attuativo della legge 29 aprile 2016, n. 57 che estende in maniera consistente le competenze dei Giudici onorari. Nello specifico, la competenza per valore sulle cause che hanno per oggetto beni mobili viene estesa fino a 30.000,00 euro a fronte dei precedenti e di certo largamente inferiori 5.000,00. Il valore viene ulteriormente alzato per gli incidenti stradali che passano da 20.000,00 a 50.000,00. Il giudice di pace potrà decidere secondo equità tutte le cause con un valore fino a 2.500,00 ed infine verrà estesa la competenza a tutte quelle controversie in materia condominiale che sono anche oggetto di mediazione.

Passeranno per la competenza dei giudici di pace tutte le liti condominiali, i pignoramenti mobiliari; resteranno fuori dalla competenza sopraddetta i processi civili riguardanti il regolamento di confini, lo scioglimento della comunione sui beni immobili, l’accertamento delle servitù e la costituzione e l’estinzione delle servitù prediali.

Relativamente allo status, l’incarico di magistrato ha durata inderogabilmente temporanea, non comportando quindi in nessun caso un rapporto di pubblico impiego, pertanto al giudice di pace non potrà essere chiesto un impegno lavorativo superiore a due giorni settimanali. A ciò si ascrive l’indennità che i giudici onorari percepiranno con cadenze trimestrali, pari ad euro 16.140 annui, comprensiva degli oneri previdenziali ed assistenziali.

Si tratta ovviamente di un regime che tratterà soltanto i magistrati reclutati in servizio dopo l’entrata in vigore del decreto. Nei quattro anni di regime transitorio, infatti occorre ricordare come tale decreto produrrà i suoi effetti a far data dal 2021, dovranno essere posti in essere interventi idonei ad assicurare la piena funzionalità degli uffici per far fronte ad un più contenuto utilizzo dei giudici di pace, elaborando misure rivolte alla degiurisdizionalizzazione nel settore civile, e nel settore penale, di depenalizzazione e di semplificazione delle modalità di partecipazione del PM nei procedimenti penali di competenza del giudice di pace.

Infine il decreto contiene un regime transitorio per i magistrati onorari attualmente in servizio, i quali, facendo domanda, potranno essere riconfermati per un periodo di ulteriori quattro anni a partire dal giugno 2016, ammesso che vengano confermati con scadenza quadriennale dal Consiglio Superiore della Magistratura, senza oltrepassare il limite imposto dalla legge del 68° anno d’età.

Avv. Claudia Cassella del foro di Catania