Amaro in bocca a Lipsia 2017, Fiamingo fuori agli ottavi. Garozzo di bronzo: “Volevo l’oro”

Amaro in bocca a Lipsia 2017, Fiamingo fuori agli ottavi. Garozzo di bronzo: “Volevo l’oro”

CATANIA – Voleva il “triplete” d’oro a Olimpiadi, Mondiali ed Europei: Daniele Garozzo, ai campionati del mondo di Lipsia, si è fermato solo al bronzo.

Il fiorettista di Acireale, infatti, si è arreso in semifinale contro il giapponese Saito con il risultato di 15-12, conquistando un terzo posto a cui Garozzo non ambiva. L’obiettivo era quello di vincere un altro oro, ma stavolta la rimonta non è riuscita: il siciliano, andato avanti inizialmente sul 4-1, è stato raggiunto dallo sfidante asiatico che si è portato fino al 12-6. Garozzo si è avvicinato sul 12-11, ma le stoccate decisive sono di Saito che fa altri quattro punti, che lo hanno portato in finale (persa contro il russo Zherebchenko, ndr). 

“Sono molto deluso – ha detto Garozzo alla fine dell’incontro -. Resta una buona gara, ma sarei un bugiardo a dire che questa medaglia mi soddisfa, credevo di poter ottenere l’oro in tutte le competizioni importanti, quindi Olimpiadi, Mondiali ed Europei, ma non ci sono riuscito. MI sono fermato a un millimetro. Nulla da togliere al mio avversario, bravissimo, però la gara poteva andare diversamente. Ho sbagliato a non tenere duro, sono stato troppo testardo. È un buon risultato, ma volevo l’oro”.

Nessuna medaglia, invece, per Rossella Fiamingo. La spadista catanese si è fermata clamorosamente agli ottavi di finale, sconfitta 13-12 dalla polacca Nelip. Campionessa mondiale a Kazan 2014 e Mosca 2015, la Fiamingo aveva intenzione di ripetersi anche a Lipsia. Andata in vantaggio sull’8-7, l’avversaria polacca è riuscita a portarsi sull’8-11. A 11 secondi dalla fine, sembrava che Rossella potesse farcela: 12 pari ed extra time, dove la Nelip è riuscita a toccarla prima e a vincere la sfida.

Voce rotta in gola per la Fiamingo, che come Garozzo puntava alla medaglia d’oro: “Ci ho provato, ho fatto tutto quello che potevo ma oggi le gambe non andavano proprio”.