Aci Trezza e il mare della discordia: “Negli ultimi anni è peggiorato”. Ma c’è chi non la pensa così

Aci Trezza e il mare della discordia: “Negli ultimi anni è peggiorato”. Ma c’è chi non la pensa così

CATANIA – Mare, sole, spiaggie e tante mete turistiche da raggiungere per poter fare il classico bagno estivo. La stagione più amata, cioè l’estate, è ormai giunta a metà del suo percorso ma i problemi che persistono dall’inizio continuano a esserci e a impensierire i bagnanti, soprattutto ad Aci Trezza, zona marittima maggiormente frequentata anche da qualche personaggio di spessore.

Non è tenuto nascosto l’ultimo rapporto di Legambiente, che ha bocciato la zona di Aci Trezza, considerata fortemente inquinata a partire dal litorale del lungomare Galatea, dove sbocca lo scarico fognario.

È addirittura di ieri la notizia di numerose sanzioni a bar e chioschi del luogo proprio a causa di scarichi fognari che terminano in mare, alcune irregolarità e scarse condizioni igieniche: eppure, è strano che una zona così frequentata venga bocciata da Legambiente e che delle attività vengano severamente punite da carabinieri e polizia scientifica.

Quest’ultimo organo di forze dell’ordine, ha riscontrato l’affitto di pedalò in nero, con i lavoratori che non sono stati in grado di presentare un contratto che certificasse le loro azioni. Proprio qualche giorno fa il presidente di Legambiente Catania, Viola Sorbello, ha inquadrato la situazione balneare sul territorio etneo, evitando di creare degli allarmismi “ma staremo con il fiato sul collo dell’amministrazione comunale, che sa già dove e in che modalità intervenire”.

Tuttavia, i pareri dei bagnati che frequentano Aci Trezza sono contrastanti. C’è chi dice di non avere problemi poiché l’acqua non è inquinata; il resto, parla di difficoltà per entrare in acqua a causa della presenza degli scogli e di escrementi galleggianti. Parlando con Maria, ad esempio, scopriamo come “la situazione non è delle migliori. Ci sono giorni in cui entrare in acqua è impossibile per i rifiuti che arrivano a riva”.

Gianluca, però, non ha avuto problemi: “La zona è frequentata da tantissima gente, credo che un po’ di sporcizia sia dovuta a questo. In merito agli scarichi da parte di bar non saprei esprimermi: probabilmente chi di dovere starà già facendo il suo lavoro”.

Questo è anche il pensiero di Carmen, che va al mare praticamente tutti i giorni con il suo gruppo di amici: “Qui affittiamo i pedalò e ci divertiamo, l’acqua è pulita e non inquinata come dicono. Forse lo sarà solo in alcune zone”.

Il signor Pietro, frequentante il lungomare Galatea da diversia anni, ha notato come i rifiuti siano aumentati di gran lunga in questi ultimi tempi: “Molte volte è capitato di non poter fare il bagno perchè l’acqua era troppo sporca. Bisogna migliorare i depuratori ed evitare che gli scarichi fognari arrivino in mare. Altrimenti si rischia di prendere delle malattie importanti come gastrite o malesseri come vomito e diarrea. È una situazione che va monitorata e gestita meglio”.

Giorni fa a parlare era stato il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, che affermava di aver avviato già da tempo i lavori per il collettore fognario. “Nel 2018 i risultati saranno diversi”: ma Aci Trezza, in passato, era stata battezzata come la spiaggia etnea più inquinata insieme con quella di San Marco. Quest’anno il problema persiste ancora: i lavori procedono, le questioni, però, verranno risolte definitivamente?