Castellammare del Golfo, sindaci vogliono soluzione ecologica per smaltire i rifiuti

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Incontro  al castello arabo normanno in cui ad alcuni sindaci del comprensorio, tra i quali Alcamo, Calatafimi, Buseto Palizzolo, Terrasini, Carini, Cinisi è stato sottoposto un protocollo d’intesa sul sistema integrato per il trattamento dei rifiuti organizzato da Srr Trapani nord, la società per la raccolta dei rifiuti.

Nessuno dei sindaci presenti ha firmato il protocollo poi consegnato al presidente della Srr, il sindaco di Valderice, Girolamo Spezia. La proposta è stata quella di realizzare un gassificatore ad alta temperatura per la Sicilia occidentale, tra le province di Trapani, Palermo ed Agrigento. Precisamente in un’area nei pressi dello svincolo di Gallitello, in dodici ettari di terreno in territorio di Calatafimi-Segesta.

L’ingegnere Luca Spadacini (OESA- Officina elettronica strumentazione automazione), esperto nella progettazione di sistemi per il trattamento integrato di rifiuti solidi urbani, ha illustrato le tecnologie disponibili tra le quali quella del gassificatore, impianto che dai rifiuti ricava combustibili gassosi impiegabili per la produzione di energia parlando di “sistema presente in Svizzera, Svezia e Giappone, a basso impatto ambientale e che salvaguarda la salute pubblica per la concentrazione di diossine inferiore ai livelli misurabili”.

I sindaci, però, non hanno voluto firmare il protocollo, rimandando le valutazioni a possibili futuri incontri della Srr.

incontro Srr

“Siamo contro ciò che causa impatto ambientale ed inquinamento, ma il Governo regionale ci indichi le soluzioni possibili per lo smaltimento dei rifiuti. Il costo delle discariche è insostenibile”. Così si è espresso Il sindaco Nicolò Coppola.

«L’incontro – ha aggiunto –  per me ha avuto lo scopo di stimolare il Governo regionale a prospettarci una possibilità diversa e chiara sullo smaltimento dei rifiuti. Su questo sarei stato d’accordo a firmare un documento: un impegno a risolvere il problema dello smaltimento. Il costo delle discariche non è più sostenibile per i cittadini: spendiamo ottocentomila euro l’anno per alimentare una discarica a duecento chilometri di distanza. Occorre che il Governo regionale non rimanga immobile e affronti il problema”.

“Se la soluzione non è questa – ha concluso – ci si dica cosa fare nel momento in cui non sarà più possibile conferire i rifiuti a Siculiana. Ma la Regione non rimanga immobile e ci prospetti delle soluzioni. L’incontro è stato illustrativo di una soluzione possibile ed infatti nessuno di noi sindaci presenti ha firmato alcun protocollo».