PALERMO – Un secondo posto di cui c’è poco da vantarsi: secondo il monitoraggio effettuato da Legambiente, sulle coste Siciliana registra, infatti, 5,5 reati accertati al giorno, con reportage fotografico del viaggio di Goletta Verde lungo le coste della regione, che ne mostra in pieno le criticità.
Il deficit depurativo non rappresenta una novità e non risparmia nessuno. Sono diciassette su venticinque i punti con cariche batteriche molto elevate: la situazione è particolarmente critica alle foci dei fiumi, canali e torrenti lungo tutta la costa. La plastica è tra i rifiuti maggiormente rilevati, censita nel 100% dei punti presi a campione. La quantità di scarichi, non adeguatamente depurati alle foci di fiumi e torrenti, è molto elevata e a pagarne le spese è sempre la maggiore risorsa di questa regione.
A illustrare il bilancio è Gianfranco Zanna, il presidente di Legambiente Sicilia, e Serena Carpentieri, responsabile campagne Legambiente, la quale spiega: “Anche quest’anno registriamo dati tutt’altro che positivi lungo le coste siciliane. La sfida della depurazione doveva rappresentare una priorità per il rilancio ambientale ed economico di questa terra, ma tutti i governi regionali hanno evidentemente fallito. Sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità del mare e delle coste, si gioca una scommessa che la Sicilia deve assolutamente vincere se si vuole garantire un reale futuro ai nostri territori”.
L’informazione dei bagnanti dovrebbe essere un dovere e rappresenterebbe il primo passo verso una decisiva sensibiliazzazione. Nelle spiagge è assente la cartellonistica che in Sicilia è obbligatoria da tre anni per i comuni costieri, problema da non sottovalutare, perchè mette a rischio la stessa salute dei bagnanti.
Il presidente del CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati), Paolo Tommasi spiega: “La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato del nostro Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una risorsa per l’economia del Paese”.
Di seguito i tassi di inquinamento in ogni singola provincia.
