“Laboratorio” nella riserva Micio Conti, alla scoperta dell’avifauna

“Laboratorio” nella riserva Micio Conti, alla scoperta dell’avifauna

SAN GREGORIO – Una giornata produttiva per i 20 studenti del terzo anno del corso di laurea triennale in Scienze ambientali e naturali, interessati a migliorare la conoscenza dell’avifauna. Tutto grazie al laboratorio naturalistico all’aperto allestito dal personale del centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania diretto dal professore Giovanni Signorello nella riserva naturale integrata “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”.

Accompagnati dal docente Oscar Lisi, del corso in laboratorio di metodologie zoologiche, gli studenti hanno partecipato al censimento degli uccelli presenti nell’area protetta, condotto dall’ornitologo del Cutgana Renzo Ientile.

La ricerca ha incluso il rilevamento degli uccelli da aree campioni e successivamente la registrazione di tutte le specie contattate a vista o al canto. “I dati raccolti hanno permesso di stilare nel corso della stessa giornata un elenco delle specie e ottenere informazioni sulla loro diffusione – ha spiegato Ientile -. Tra le specie più frequentemente contattate l’Occhiocotto, il Merlo e il Cardellino, ma non sono mancate specie meno comuni come il Fanello o il Verdone. I dati raccolti vanno ad arricchire così la banca dati faunistica del Cutgana e attraverso l’inserimento nella piattaforma europea ‘Ornitho’ saranno diffusi nel web fornendo un contributo alla conoscenza della distribuzione dell’avifauna”.

“L’osservazione in natura degli uccelli è anche un’attività gratificante, praticata da un grande numero di persone, nel tempo libero – ha aggiunto Ientile -. Prende anche il nome di ‘bird-watching’, profondamente radicato nella cultura anglosassone, è un fenomeno in forte crescita in Italia nell’ultimo ventennio”.

Successivamente gli studenti, guidati dal direttore della riserva Salvatore Costanzo e dall’esperto Carlo Prato del Cutgana, hanno visitato la riserva naturale, istituita al fine di tutelare un sistema di grotte che si distende per una lunghezza complessiva di 1,5 chilometri sulla collina di Aci Castello e San Gregorio. La riserva rappresenta un sito di particolare importanza anche per le peculiarità naturalistiche, archeologiche e storiche.