Catania-Cosenza 0-2, top e flop: fischi e fiaschi, solo Di Stefano è sufficiente

Catania-Cosenza 0-2, top e flop: fischi e fiaschi, solo Di Stefano è sufficiente

CATANIA – Dopo il match del “Massimino” contro il Cosenza, la nostra redazione dà i voti ai calciatori rossazzurri.

I TOP

Il Cosenza (8): Sì, oggi bisogna riconoscere che la squadra avversaria ha sfoderato un’ottima prestazione nonostante avesse di fronte una squadra con evidenti difficoltà come il Catania. Letizia e Statella sulle fasce sono devastanti, ma tutti hanno giocato benissimo. All’inizio del girone di ritorno sembrava una squadra persa, poi ritrovandosi adesso spuntano i risultati, merito anche di De Angelis. Una bella vittoria che mette al sicuro i play-off. La cosa positiva di questa serata è proprio la squadra ospite.

Di Stefano (7,5): Il suo impatto alla partita è positivo. Esordisce al 68′ sostituendo Scoppa, l’occasione non é delle migliori visto che il Catania perde, però sarà comunque una giornata che non dimenticherà. I passaggi sono semplici e calibrati, tiene bene palla. Chissà se giocherà più spesso, la personalità non manca.

IL FLOP

Il Calcio Catania: Pisseri; Parisi, Gil, Marchese, Djordjevic; Bucolo, Scoppa, Mazzarani; Russotto, Tavares, Di Grazia, Pozzebon, Barisic.

Tutti bocciati con il 4,5. Indipendentemente da chi ha reso di più è da chi ha reso meno. Senza idee e senza gioco è difficile ottenere risultati. La squadra è scesa male in campo, nella ripresa c’è stato qualche tentativo di accorciare le distanze ma niente da fare. Finisce fischiato e umiliato, questo Calcio Catania.

L’ALLENATORE

Giovanni Pulvirenti s.v.: Non è semplice dare un giudizio, perché c’è poco da dire in fondo. Nessuna trama di gioco, poca grinta e corsa. Si nota come ancora gli infortunati, quindi Bucolo e Parisi, non siano in forma. Tutta la squadra però è carente di fisicità, i contrasti sono tutti a perdere. Primo tempo che lascia l’amaro in bocca a tutto l’ambiente rossazzurro, che ha assistito ad un Catania assente e ad un Cosenza padrone del campo, trovando ben due reti di vantaggio senza reagire. Inoltre la squadra è apparsa troppo sbilanciata, ne sono prova i numerosi contropiedi ospiti. Il tecnico rossazzurro opta nei primi minuti di ripresa per due cambi offensivi, Pozzebon e Barisic. Probabilmente qualcosa è scattato nelle menti dei calciatori e di Pulvirenti, infatti (seppur con diverse lacune come errori nell’ultimo passaggio, imprecisioni in fase d’impostazione e lentezza della manovra) si vede qualcosa di più. Il Catania è sceso in campo ancora una volta impaurito e senza mordente, l’ennesima sconfitta lo dimostra. Sia per come è maturata e sia per come si è provata a gestire la gara dopo il vantaggio del Cosenza, ovvero senza successo. Una delle gare più brutte della stagione etnea. Il tecnico Pulvirenti è caratterizzato da un episodio a cinque dalla fine: Gil si stira, lui gli chiede di uscire. Il difensore si rifiuta, restando in campo e rischiando di peggiorare la sua situazione fisica. L’impressione è che non venga ascoltato.