I musulmani e la Sicilia: un legame molto forte

I musulmani e la Sicilia: un legame molto forte

CATANIA – Siciliani e arabi, popoli mediterranei entrambi e usanze per molti aspetti simili, un passato che ci ha lasciato tante cose in virtù della dominazione da parte del più grande popolo del Medio Oriente nella nostra isola. Ma la penisola araba è anche come ben sappiamo la culla della religione islamica che partita da li, anche attraverso lotte e scissioni al suo interno in passato, si è espansa per gran parte dei popoli mediterranei e non solo ed è giunta, con molti fedeli, anche qui in Sicilia.

Catania infatti è la città italiana con più persone di fede musulmana in tutto il sud Italia che, stando alle stime degli ultimi due anni, conta circa 20 mila unità di diversa provenienza etnica e geografica. Se a ciò si aggiunge la presenza di più di un luogo di culto a Catania, si ha un’ulteriore conferma di come l’integrazione tra diverse lingue, culture e religioni sia uno dei più grandi punti di forza della nostra isola.

Ismail

La conferma di ciò ce la dà il direttore del Centro Islamico di Catania Ismail Bouchnafa: “Qui a Catania ci sentiamo davvero a casa. Il clima, la gente, la cultura, le tradizioni sono un qualcosa di meraviglioso. In dieci anni non ho mai visto un episodio di discriminazione. Poi qui al centro storico si respira ancora di più la vostra tradizione e siamo anche riusciti a esportare i nostri prodotti e a farne quasi un tutt’uno con i vostri. Per me il fatto che la Sicilia abbia avuto tante dominazioni in passato è una cosa che gioca a vostro favore perché vi ha reso culturalmente ricchi. L’integrazione tra diverse popolazioni e religioni purtroppo è un tema molto delicato in tante parti del mondo e noi ne siamo molto consapevoli ripensando alle vicissitudini che abbiamo avuto con gli ebrei. Ogni popolo deve mantenere l’identità che lo rende unico nel suo genere, però deve anche aprirsi alle usanze degli altri popoli e ciò può essere solo un’occasione di arricchimento. Per esempio in Marocco, il mio paese, la lingua italiana è molto più parlata di quanto si pensa”.

Riguardo al legame con la chiesa cattolica: “I rappresentanti della chiesa cattolica – aggiunge Ismail – sono come fratelli per noi e Papa Bergoglio sta facendo grandi cose. Collaboriamo spesso per la vicinanza alle persone bisognose soprattutto nell’ambito della colletta alimentare e del doposcuola. Siamo sempre in sinergia e abbiamo ottenuto grandi risultati unendo i nostri prodotti ai vostri. Un nostro obiettivo è quello di arrivare un giorno al commercio equo e solidale, ma ogni cosa a suo tempo”.