Pasquetta in Sicilia e la tradizione del “fucularu”

Pasquetta in Sicilia e la tradizione del “fucularu”

PALERMO – “Pasquetta”, anche in Sicilia, è sinonimo di “scampagnata” e la scampagnata tipica siciliana prevede una grande quantità di cibo da cucinare direttamente sul “fucularu”, una volta giunti alla destinazione scelta.

Solitamente, intere famiglie e gruppi più o meno numerosi di amici e ragazzi si organizzano dettagliatamente già nelle settimane precedenti alla scampagnata: si parte in macchina il più presto possibile (per evitare di trovare eccessivo traffico sulle strade) con un numero altissimo di borse frigorifere piene di ogni delizia, il più delle volte in quantità così esagerate che potrebbero sfamare un intero esercito!

Si tratta, quasi sempre, di salsiccia, puntine di maiale, polpette di carne di cavallo, involtini di pollo o carne, cipollate e così via, ma anche formaggio da fare alla griglia, olive condite e, ovviamente, pane a volontà.

La vera e propria “nebbia” che deriva dai “fuculari” inonda molto rapidamente qualsiasi angolo della zona circostante ed è diventata negli anni la caratteristica visibile – anche a distanza di metri – e distintiva di questo giorno di festa.

Immancabili per trascorrere la giornata in allegria sono quasi sempre un pallone – sia che si sia scelta una spiaggia o un campeggio in montagna – o altri giochi di gruppo che, dopo il lunghissimo pranzo, servono a bruciare almeno un po’ delle calorie accumulate.

Impacchettate quindi “gli strumenti del mestiere” e godetevi questa giornata all’aria aperta in compagnia di amici, della buona tavola e del fantastico panorama siciliano che vi accompagnerà sempre ovunque deciderete di andare.