Sacchi aperti con bare all’interno: giallo al cimitero di Pachino

Sacchi aperti con bare all’interno: giallo al cimitero di Pachino

PACHINO – Da oltre tre mesi, al cimitero di Pachino, è possibile “ammirare” sacchi bianchi con all’interno diverse bare che sembrerebbero essere vuote. 

A scoprire, 20 giorni fa circa, quanto vi stiamo per raccontare è stato Giordano Di Raimondo Metallo, fondatore del Movimento Autonomo Pachinese (MAP) che, senza peli sulla lingua e dritto al dunque, ci spiega il perchè quelle bare si trovino in bella vista al cimitero comunale. “Mi sono accorto di questa oscenità circa 20 giorni fa. Il Comune di Pachino ha provveduto, parecchi mesi fa, all’estumulazione dei defunti che avviene dopo 30 anni. Si tratta di quei poveretti che non hanno famiglia e che si trovano sepolti a terra. I morti vengono disseppelliti, le ossa del defunto vengono raccolte e trasferite in delle apposite cassettine all’interno di un ossario e le bare vengono mandate a termodistruzione“. 

Peccato che, l’ultimo passaggio, nel cimitero di Pachino, non è ancora stato fatto: le bare vuote dovrebbero essere smaltite e termodistrutte. Dovrebbero… perchè il Comune è ancora alla ricerca di una ditta che si occupa dello smaltimento di rifiuti speciali

Le bare, infatti, rientrano nella categoria rifiuti speciali che però, ci spiega il signor Di Raimondo, “potrebbero essere smaltiti anche da chi si occupa di rifiuti normali”

Sembrerebbe, inoltre, che al Comune di Pachino, non solo manchi il contratto con la ditta dei rifiuti, ma anche i soldi

Ma non è finita qui… secondo la legge 22/1997 sui rifiuti urbani cimiteriali da esumazione e estumulazione, “le bare dovevano essere inserite all’interno di sacchi con chiusura ermetica per meno di due mesi e in meno di 10 metri cubi e quindi immediatamente smaltite”. I sacchi in cui si trovano le bare del cimitero, invece, non solo sono lì da oltre tre mesi ma anche apertisenza etichettatura e sigillo. Dunque stiamo parlando di una vera e propria violazione delle normative vigenti riguardo alle procedure di estumulazione dei defunti. 

Per farvi comprendere ancor meglio di quanto stiamo parlando, vi riportiamo le normative principali

  • Art 6 comma 1 lettera m decreto ministeriale 22/1997 deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti pericolosi deve essere raccolto ed avviato alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno bimestrale indipendentemente dalle quantità in deposito, ovvero, in alternativa, quando il quantitativo di rifiuti pericolosi in deposito raggiunge i 10 metri cubi; devono essere rispettate le norme che disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura dei rifiuti pericolosi.
  •  La gestione dei rifiuti cimiteriali deve essere condotta garantendo un elevato livello di tutela dell’ambiente, delle condizioni igienico sanitarie e della salute pubblica, con particolare riferimento alle frazioni provenienti da esumazione ed estumulazione e che per la loro particolare natura necessitano di specifiche modalità di gestione ai fini dello smaltimento.
  • I rifiuti da esumazione ed estumulazione (di cui all’art. 2, lettera a), nonchè qualunque altro oggetto venuto a contatto con la salma, durante la fase di raccolta e trasporto, dovranno essere confezionati in appositi sacchi a perdere, muniti di idonea chiusura ermetica e di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta delle frazioni di rifiuti urbani prodotti all’interno dell’ambito cimiteriale. Sugli appositi sacchi dovrà essere apposta la dicitura “Rifiuti urbani da esumazione ed estumulazione”. Il confezionamento deve essere effettuato a bordo scavo.
  • I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere avviati a smaltimento finale mediante termodistruzione.

Secondo quanto riportatovi sopra, dunque, il Comune di Pachino, con a capo il sindaco Roberto Bruno, ha violato tutte le normative. 

“Il problema principale – continua Giacomo Di Raimondo Metallo – è che al Comune di Pachino non hanno il modus operandi giusto e, soprattutto, non hanno nemmeno rispetto per chi non c’è più e per chi, ogni giorno, recandosi al cimitero, si ritrova questo spettacolo”