Shamofficine dedica due giornate evento a “La Narrazione della Violenza nei Media”

Shamofficine dedica due giornate evento a “La Narrazione della Violenza nei Media”

CATANIA – Lunedì 27 febbraio dalle ore 15,30 alle 19 e martedì 28 febbraio dalle ore 10 alle 13 con ripresa alle 16,30 l’Associazione Shamofficine dedita alla lotta contro la violenza di genere e il femminicidio organizza nei locali del Museo “Emilio Greco” l’incontro- dibattito “La Narrazione della Violenza nei Media”.

Un evento, coordinato dalla giornalista Elisa Guccione con il patrocinio del Comune di Catania e il sostegno di “EtnaImpianti”, “Hairgo”, “La Cucaracha”, “La Plaja” villaggio turistico internazionale, “Ettore Valastro” noleggio bus e minibus e “Laetitia Restaurant & Wine Bar”, che vedrà donne accomunate da diverse esperienze in campo politico, culturale, istituzionale e professionale confrontarsi e riflettere sull’esigenza di intervenire fattivamente sulla dilagante violenza nei confronti delle donne anche in campo sociale, educativo, linguistico e mediatico.

In rappresentanza del Comune di Catania sarà presente Francesca Raciti, Presidente del Consiglio Comunale, la quale augurerà buon lavoro a tutti i relatori.

Questi i temi delle due giornate di lavoro: “Deontologia e linguaggio” con Teresa Di Fresco, vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia; “Desdemona e le altre”- Il femminicidio dalla letteratura alla cronaca (pièce multimediale prodotta dalla rete di giornaliste Gi.U.Li.A.) Con Maria Teresa Celotti (Gegia), giornalista, componente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e ideatrice della pièce; “Matriarcas” ovvero la rappresentazione di 7 diversi strati del sé e landai (cultura ispano-americana) con l’introduzione di Silvia Favaretto, presidente dell’Associazione “Progetto 7 LUNE”; “Quello che resta. Storia di Stefania Noce” Il femminicidio ed i diritti delle donne nell’Italia d’oggi”, con la presentazione di Serena Maiorana, autrice del libro; “La rotta delle Sirene” Un assaggio di Mostra itinerante. Alla ricerca degli stereotipi attraverso l’uso di un archetipo radicato nell’immaginario, la sirena, sviscerandone storia e simbologia, ribaltandolo e conducendolo ad un messaggio di forza e valore del femminile e una rigenerata riflessione sulla bellezza; “La libertà difficile delle donne”, con l’introduzione Graziella Priulla, docente universitaria, sociologa, saggista e autrice del libro.

Parte dell’evento di lunedì sarà riconosciuto ed utile ai giornalisti ai fini della formazione come crediti formativi . Nello specifico sono: La deontologia del linguaggio giornalistico. 5 crediti formativi di cui 2 deontologici.

Durante i lavori sono previsti spazi gestiti da Rita Botto, interprete della Musica e della Tradizione Vocale Siciliana.