Cos’è l’osteopatia?

Cos’è l’osteopatia?

Soffro da tempo di dolori alla colonna vertebrale lombare. Ho provato varie terapie farmacologiche e fisioterapiche con scarsi risultati. Adesso mi è stato consigliato un trattamento di osteopatia. Vorrei sapere qualcosa di più su questa tecnica (a.a.)

L’osteopatia (dal greco osteon-osso e pathos-sofferenza) rientra nel novero delle medicine alternative o non convenzionali, come vengono oggi definite; è riconosciuta dall’OMS e definita nel 2007 come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e di trattamento. È volta al ripristino dello stato e dell’equilibrio generale del corpo, delle sue funzioni e del suo benessere attraverso specifiche tecniche di manipolazione. Tale pratica iniziò negli Stati Uniti nel 1874 ad opera di un medico, il dottor Andrew Taylor Still. La sua filosofia si basava sull’integrazione tra corpo, spirito e mente, sull’inter-relazione tra struttura e funzione e sulla capacità del corpo di autoguarigione. Still pensava che le malattie sorgessero quando le ossa erano fuori posto, interrompendo il flusso di sangue e degli impulsi nervosi; concludeva quindi che si potevano curare varie malattie manipolando appunto le ossa. Lo status giuridico dell’osteopatia nel mondo è quanto mai vario. In Italia non è riconosciuta dal SSN ed il diploma di osteopatia si ottiene tramite scuole per la maggior parte di 5 anni di durata a cui possono accedere coloro che hanno conseguito il diploma di scuola media superiore. Queste scuole propongono un percorso di studi che comprende materie biomediche e prettamente osteopatiche. Non esistono ad oggi albi pubblici, ordini o registri con valore legale di riconoscimento della professione di tipo pubblicistico. In Italia ci sono circa 6000 osteopati di cui circa 2500 censiti ed iscritti al ROI (Registro degli Osteopati d’Italia). L’osteopata interviene su persone di tutte le età, dal neonato all’anziano ed anche sulle donne in gravidanza. Viene indicata in varie condizioni cliniche come disturbi di tipo doloroso dell’ apparato osteoarticolare, cefalee, stanchezza cronica, otiti, sinusiti, disturbi ginecologici e digestivi. Non interviene nel recupero di mobilità persa in seguito a patologie neurologiche od ortopediche, traumi o interventi chirurgici e non può quindi essere inserita tra gli interventi riabilitativi.

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