Dettagli raccapriccianti su morte Scipilliti: freddato con un colpo di pistola alla testa

Dettagli raccapriccianti su morte Scipilliti: freddato con un colpo di pistola alla testa

MESSINA – L’autopsia non lascia più alcun dubbio: Roberto Scipilliti è stato ucciso. Un colpo di pistola sparato alla nuca ha messo fine alla vita del 55 enne. 

Del vigile del fuoco si erano perse le tracce lo scorso 6 gennaio, quando i familiari ne avevano denunciato la scomparsa. L’auto dell’uomo era stata ritrovata dai carabinieri sul lungomare di Santa Teresa di Riva, regolarmente chiusa e parcheggiata.

Dopo nove giorni di intense ricerche, però, la macabra scoperta: Scipilliti è stato trovato privo di vita in un dirupo a Rina, nel comune di Savoca. Il corpo presentava numerosi lividi e il viso era gonfio e pieno di graffi. 

In un primo momento le pessime condizioni del corpo erano state attribuite alla caduta. L’autopsia, però, ha stravolto il quadro delle indagini: ad assassinare l’uomo sarebbe stato un proiettile di piccolo calibro, il cui foro di entrata non era inizialmente visibile perché nascosto dai capelli del 55 enne.

Restano ancora da scoprire le cause del delitto. Nel passato del vigile del fuoco il coinvolgimento in una vicenda giudiziaria nel quale era imputato per truffa, estorsione e falso per una serie di truffe messe a segno tra il 2010 e il 2011 a danno dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e dell’Unione Europea. Scipilliti era stato incarcerato per 7 mesi, il resto della pena lo aveva scontato ai domiciliari e da poco era tornato al lavoro.