Cartellonistica, quattro ditte devono due milioni di euro al Comune di Catania

Cartellonistica, quattro ditte devono due milioni di euro al Comune di Catania

CATANIA – Ammonta a ben due milioni di euro la cifra che quattro aziende collegate a Mario Ciancio, imprenditore ed editore del giornale La Sicilia, devono pagare al Comune di Catania.

Le suddette società lavorano nel settore della cartellonistica pubblicitaria dal 2013, pagando meno del dovuto, o non pagando affatto, l’imposta comunale su tale attività. Dopo la seconda rata non pagata e senza che gli uffici addetti abbiano sollecitato il pagamento, le società hanno visto revocate le loro autorizzazioni. Secondo quanto affermato dal consigliere Niccolò Notarbartolo, il quale ha voluto ricostruire il quadro generale degli ultimi 5 anni, sono ben 27 le società occupate nel settore e di queste solo nove versano correttamente gli importi dovuti al Comune.

Alle società di cui sopra sono state inflitte anche numerose sanzioni e interessi, per via del mancato pagamento delle rate negli ultimi 4 anni. Inoltre le società interessate dichiaravano importi inferiori rispetto a quelli percepiti realmente, per evitare di pagare un importo maggiore: dichiarazioni che, inevitabilmente, farebbero aumentare le penali dal 30% al 100% della somma da pagare. 

Tre di queste aziende hanno sede in viale Odorico da Pordenone, al medesimo indirizzo del giornale La Sicilia. In particolare si tratta di: Sige spa, proprietaria delle emittenti Antenna Sicilia e Teletna e amministrata da Angela Ciancio; Simeto docks srl, oggi in liquidazione e gestita dal braccio destro di Ciancio, Giuseppe Ursino; Sicilia affissioni srl, controllata a pieno da Simeto Docks. Discorso a parte per la Kronos pubblicità, di proprietà di Eugenio Schillirò, con sede a Bronte, ma che fino al 2016 era legata alla Simeto Docks.

Come spiega il consigliere Notarbartolo, gli uffici che avrebbero dovuto prestarsi per il recupero delle somme non hanno formulato alcuna contestazione. Gli unici avvisi mandati alle società risalirebbero a settembre e novembre 2016.