Parisi (UIL): a Catania TASI più cara delle altre città

CATANIA – “Per le famiglie catanesi, piove sul bagnato. L’acconto Tasi ormai a scadenza, stando a uno studio elaborato dall’Ufficio Politiche territoriali della Uil, comporta una spesa media di 74 euro nei comuni italiani capoluogo di provincia ma a Catania questa cifra sale sino a 118 euro. Non va dimenticato, poi, che una somma di pari importo andrà pagata a saldo entro pochi mesi”.

Lo afferma il segretario generale della Uil etnea, Fortunato Parisi, commentando i risultati del Rapporto Tasi curato dall’Ufficio nazionale Politiche territoriali della Uil guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy.

Francesco Parisi, segretario UIL di Catania

Fortunato Parisi, segretario generale UIL etnea

“Comprendiamo – aggiunge Parisi – lo sforzo di risanamento economico che impone scelte obbligate all’amministrazione locale, ma riteniamo utile offrire idee e spunti di collaborazione perché in futuro si trovino soluzioni capaci di rispondere meglio al disagio economico e sociale dei cittadini. Lo studio Uil, ad esempio, distingue il costo Tasi per nuclei familiari con figlio e senza figlio. La media nazionale è di 140 euro nel primo caso con acconto di 70 euro da pagare entro il 16 ottobre e, nel secondo, di 156 con prima rata di 78, ma non a Catania dove l’ammontare è indifferenziato: si tratta di 235 euro in totale e, appunto, 118 in acconto”.

“L’Ufficio Politiche territoriali Uil – afferma ancora il segretario provinciale del Sindacato dei Cittadini – ha raccolto ed elencato, inoltre, le molte soluzioni adottate dai comuni capoluogo di provincia per le detrazioni sulla Tasi 2014. Anche sulla base di questa tabella, siamo disponibili a un confronto con l’amministrazione comunale catanese che possa servire a ridurre il rischio di iniquità contributive, ad esempio ai danni di chi ha ereditato una casa di medio-alto valore catastale ma ha reddito basso. Ci riferiamo, tra l’altro, ai pensionati che non potranno neppure beneficiare del bonus di 80 euro e, quindi, vanno incontro in queste settimane ad una riduzione secca e dolorosa del loro potere d’acquisto”.

“Per le famiglie e per i pensionati di Catania e provincia – conclude Fortunato Parisi – chiediamo alle istituzioni politiche un’attenzione particolare che possa anche tradursi in un alleggerimento della pressione fiscale. A questo proposito, peraltro, attendiamo con comprensibile interesse il preannunciato piano del comune di Catania per lo sviluppo della raccolta differenziata e altrettanto sollecitiamo a tutti gli enti locali, perché sia finalmente assicurato alle nostre comunità un servizio che salvaguardi l’ambiente e, nel contempo, consenta risparmi significativi sulla tassa rifiuti, la Tari. Che, assieme alla Tasi e alle altre sigle della giungla tributaria italiana, turba il sonno dei cittadini onesti!”.

LO STUDIO COMPLETO UIL SULLA TASI PUÒ ESSERE SCARICATO DAL SITO WWW.UIL.IT,

OPPURE CLICCANDO IL LINK http://www.uil.it/documents/tasiacconto16ottobre.pdf