La macabra storia che lega “Santa Claus” ai più piccini

La macabra storia che lega “Santa Claus” ai più piccini

La storia del vecchio rotondetto, sempre in rosso e con la sua lunga barba bianca, noto a noi tutti come Babbo Natale è in strettissima correlazione con la vita del meno noto San Nicola, da cui, appunto, Santa Claus.

In realtà San Nicola si festeggia il 6 dicembre, ed infatti in alcuni paesi, fra cui Olanda, Germania, Austria e alcune zone del Nord Italia, la tradizione è rimasta immutata. 

Ma qual è il nesso, al di là della data in cui lo si celebra, fra un Santo e i regali? Leggenda vuole che San Nicola si impietosì di fronte alla sorte di tre ragazze che il padre pensava di far prostituire; per evitare che ciò accadesse gettò loro dalla finestra, per tre notti consecutive, dei sacchi pieni d’oro: dovevano essere la loro dote di matrimonio che le avrebbe tratte in salvo dalla strada.

Certo direte voi, la storia è commovente, un filantropo ante litteram questo Nicola, ma cosa c’entra con i bambini? In effetti la domanda è lecita, questa storia diede al Santo un’incredibile notorietà, soprattutto a cavallo fra il 1000 e il 1100, ma con i piccini ha poco che fare.

La storia che lega San Nicola ai più piccoli infatti è un’altra e, lasciatecelo dire, fa molta più paura. 

Tre ragazzini, affamati e spaesati, decidono di chiedere ospitalità per una notte in una locanda. Ciò che però i tre sventurati non sanno è che l’oste e suo marito non li accolgono così volentieri perché buoni e generosi, bensì perché avevano finito le scorte di carne… allora detto fatto, i bambini vengono affettati a colpi di accetta e messi in salamoia. Qui interviene San Nicola, che entra nell’osteria chiedendo una succulenta fetta di carne; di fronte al rifiuto dell’oste il Santo si insospettisce, si fa condurre nella dispensa e… miracolo, estrae i tre bambini vivi e vegeti!

La storia ebbe grande successo, e da lì, prima come “Festa degli innocenti” nelle scuole ecclesiastiche, poi avvicinandosi sempre più al nostro Natale, ci ha consegnato il nostro Babbo Natale con i suoi regali.

Forse però è meglio pensare a mangiare e scartare i regali senza ricordarsi della terribile storiella che si cela dietro.