Tullio Solenghi: una carriera piena di traguardi raggiunti

Tullio Solenghi: una carriera piena di traguardi raggiunti

CATANIA – In questi giorni abbiamo tifato per le sue imitazioni in gara nel fortunato programma di Carlo Conti “Tale e Quale Show” su Rai Uno. In passato abbiamo riso con le sue battute in coppia con Massimo Lopez e Anna Marchesini. Parliamo di Tullio Solenghi ospite della terza puntata di “Meraviglioso”. Incontriamo l’attore genovese, tra tecnici indaffarati nel rifinire gli ultimi dettagli e il pubblico in sala in attesa che si rialzi il sipario, poco prima che la trasmissione abbia inizio.

Teatro, Cinema, Tv e Radio. Cosa manca, secondo lei, alla sua carriera?

“Il circo. Aspetto che mi chiamino per fare il domatore di elefanti. Mi sto preparando. (Ride) Ho interpretato Brecht, Moliere, Pirandello Shakespeare e poi sono passato al cabaret e alla televisione. Sono felice di tutto quello che ho fatto”.

Protagonista a Rai uno nel programma Tale e Quale Show. Come ha vissuto quest’esperienza?

“Neanch’io sapevo di avere queste capacità. Mi sono stupito. È andata molto bene. C’è un bel clima e mi sono divertito molto”.

Il Trio Marchesini-Lopez-Solenghi rimane vivo nella memoria di tutti. Una sua emozione legata a quest’esperienza di vita e di lavoro?

“Il trio è qualcosa che non si scioglierà mai. Era formato da tre amici e gli amici non si separano, anche se Anna ora è in cielo e ci guarda da lassù. Noi la pensiamo sempre”.

Quando pensa ad Anna Marchesini cosa ricorda di lei?

“Una grande compagna di lavoro ma anche una grande sorella. Faceva e fa parte della mia famiglia”.

Prima di lasciarci ci racconta qualche aneddoto strano legato agli spettacoli e alla vita del trio?

“Il pubblico consegna nelle mani di noi attori una sorta di carta di credito in bianco. Ricordo che ai tempi del trio durante uno spettacolo al Sistina, una sera arrivarono in quinta i carabinieri che ci dissero: ‘Dovete bloccare tutto, perché è arrivata una segnalazione anonima di una bomba in sala. Trovate il modo di far uscire il pubblico senza creare allarmismi’. Dico ai carabinieri: ‘Guardate che ne abbiamo raccontate di tutti i colori e la gente non ci crederà’. E così è stato. Si chiude il sipario. Esco e annuncio che era necessario lasciare il teatro, perché bisognava verificare alcuni macchinari per un inconveniente tecnico.

Nessuno si muove. Rientro in quinta e il carabiniere sempre più alterato ci indica di uscire tutti e tre e di cacciare il pubblico. Anna ripete più volte che si deve lasciare la sala, ma nessuno si muove, come risposta riceviamo grandi applausi. A questo punto escono i carabinieri che ricevono anche loro un grande applauso e dicono a gran voce: ‘Dovete lasciare il teatro. C’è una bomba’. Di nuovo grandi applausi. Nella speranza che qualcosa cambi facciamo accendere le luci in platea come segno della fine dello spettacolo e pian piano il pubblico comincia ad uscire. In strada un fan romano ci avvicina ed esclama: ‘Siete sempre più forti. Ma come vi è venuta la trovata della bomba? Solo voi potevate farlo’ ”.

Quando la rivedremo in Sicilia?

“Il 16 e il 17 dicembre sarò al Teatro di Donnafugata per una personale lettura di un canto dell’Odissea”.

Elisa Guccione