Nello scacchiere di Gentiloni cambia ruolo Alfano e c’è Anna Finocchiaro

Nello scacchiere di Gentiloni cambia ruolo Alfano e c’è Anna Finocchiaro

PALERMO – Con Renzi ufficialmente fuori da Palazzo Chigi, dimessosi dopo la vittoria del “No” al referendum costituzionale, subentra Paolo Gentiloni, ex ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Renzi, nominato da Mattarella nuovo presidente del Consiglio.

Terminate le consultazioni per la formazione di un nuovo esecutivo, il premier incaricato è salito al Quirinale per presentare il suo “governo di responsabilità”al presidente della Repubblica: adesso è tempo di annunciare i suoi compagni di squadra, i suoi nuovi ministri.

Uno dei cambi che salta all’occhio è senz’altro il cambio d’attività di Angelino Alfano: da Ministro degli Interni, il politico agrigentino ricoprirà la carica di Ministro degli Esteri. In realtà, Alfano è “piazzato” lì per un motivo in particolare, ovvero le relazioni con il Partito Popolare Europeo. I buoni rapporti con il premier spagnolo Mariano Rajoy e con la cancelliera tedesca Angela Merkel spiegano la probabile scelta di Gentiloni, così come giocano in favore di Alfano i legami stretti con Theresa May e Bernard Cazeneuve, prima di diventare rispettivamente primo ministro inglese e francese. Con lui è pronto a collaborare Pietro Fassino, sindaco di Torino uscente, mentre a prendere il posto di Alfano all’Interno sarà Marco Minniti.

Ci sono anche altre novità: Maria Elena Boschi lascia il Ministero delle Riforme per far spazio alla catanese Anna Finocchiaro, già entrata in Parlamento quando Prodi era al Governo come Ministro per le Pari Opportunità. Adesso la Finocchiaro tornerà a Roma per ricoprire l’incarico concernente i Rapporti con il Parlamento e le Riforme. Dal 2008 al 2013 inoltre, la Finocchiaro è stata anche capogruppo del PD al Senato della Repubblica.

In compenso, la Boschi diventerebbe sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ruolo ricoperto da Claudio De Vincenti: al parlamentare romano verrebbe affidato il Ministero per il Sud.

Era da attenzionare anche Saverio Romano, ministro dell’Agricoltura ai tempi di Berlusconi, che avrebbe potuto giocarsi una poltrona da ministro. Tra gli altri siciliani in ballo vi erano anche Simona Vicari e Giuseppe Castiglione: la prima divenuta Ministro alle Infrastrutture, il secondo rimasto sempre nel settore dell’Agricoltura. La lista comprendeva anche il palermitano Faraone, diventato quasi un Ministro dell’Istruzione con il Governo Renzi: di loro, però, non si è parlato e probabilmente resteranno fuori.