Renzi a Palermo per chiudere la campagna sul referendum: scontri e tensione

Renzi a Palermo per chiudere la campagna sul referendum: scontri e tensione

PALERMO – Momenti di tensione e di forte polemica in via Ruggero Settimo.

Nella strada adiacente al teatro Politeama, dove è intervenuto il premier Matteo Renzi per spiegare le “Ragioni del Sì” per l’imminente Referendum Costituzionale, una cinquantina di studenti ha manifestato contro il presidente del consiglio con vari striscioni e cartelloni: “Cacciamo Renzi”, “Diciamo No a Renzi”. Bruciato anche un manichino con l’immagine del premier e colpito con un pugno un militare dell’Arma dei Carabinieri.

Tensione tra gli studenti, partiti da piazza Verdi, e le Forze dell’Ordine presenti sul posto, poiché i primi hanno provato a forzare per ben due volte il cordone della Polizia, che ha bloccato i manifestanti e portato in questura uno di loro per essere identificato.

Mentre accadeva tutto questo, Renzi parlava al teatro Politeama, affermando che in 48 ore ci si gioca il futuro di almeno due decenni. La Sicilia è decisiva, ha affermato, per questo referendum. Pertanto, potrebbero essere gli abitanti siculi a dare una spinta determinante sul “Sì” o sul “No”. “Siamo sul filo dei voti” ha detto il presidente del consiglio, che ha chiesto simbolicamente una mano a tutti perché il clima è completamente cambiato rispetto al passato.

Infine, una battuta finale sulla campagna elettorale: “È stata fantastica, sono felice che nel paese si sia finalmente parlato di Costituzione”.