Il dolce amaro dell’indossare i tacchi: problemi e consigli

Il dolce amaro dell’indossare i tacchi: problemi e consigli

PALERMO – Ogni giorno milioni di donne per andare al lavoro o per uscire la sera indossano le scarpe col tacco, una calzatura che è simbolo di femminilità. Ma le donne si sono mai chieste le conseguenze a lungo termine che potrebbe avere l’uso frequente di tacchi alti?

Noi per saperne di più lo abbiamo chiesto al dottor Luigi Nicotra: “I tacchi molto alti danno problemi soprattutto alla parte anteriore del piede che è messa sotto pressione e ciò potrebbe portare anche a delle deformità alle dita del piede come l’alluce valgo. Inoltre col passare del tempo si accusano dolori alla zona lombare e si modifica la postura apportando cambiamenti radicali“.

Sono allora da abolire i tacchi?

Certo che no. “Le scarpe troppo basse creerebbero anch’esse danni alla colonna vertebrale. Le calzature con 2/3 centimetri di tacco sono utili per un miglior appoggio della pianta del piede e aiutano per il sostegno della colonna vertebrale“.

Fino a quante ore al giorno è possibile camminare con i tacchi?

Non c’è un tempo consigliabile, bisogna sempre tenere conto dell’altezza del tacco che quando supera i 4 centimetri crea danni e dolori soprattutto a chi già soffre di dolori alla schiena. Inoltre bisogna stare attenti all’uso di tacchi a spillo, che mettono in serio pericolo le caviglie“.

Purtroppo al giorno d’oggi molte ragazze, già all’età di 14 anni, indossano calzature con tacchi anche maggiori di 7 centimetri.

Ciò comporta problemi peggiori rispetto a chi inizia ad indossarli più tardi?

Si! Le ragazze che già in giovanissima età usano tacchi del genere, avranno immediati difetti di crescita ossea. Non mancherebbero inoltre la fragilità delle caviglie e le possibili deformità alle dita dei piedi“.

 Il consiglio dell’esperto è quindi di non rinunciare alla bellezza e alla sensualità ma di essere prudenti sull’uso dei tacchi alti e di indossarli unicamente in occasioni speciali.