Il ritorno di Renzi in Sicilia: oltre a Siracusa anche Catania, Ragusa, Palermo e Caltanissetta

Il ritorno di Renzi in Sicilia: oltre a Siracusa anche Catania, Ragusa, Palermo e Caltanissetta

CATANIA – Un tour vero e proprio quello che vedrà protagonista Matteo Renzi per un grande ritorno in Sicilia dopo appena tre settimane dalla sua ultima visita. 

Prima dell’appuntamento di domani, martedì 15 novembre alle ore 21 al Teatro Vasquez, in via Filisto 5, a Siracusa per promuovere la vittoria del “Sì” al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, il premier alle ore 15,30 farà tappa a Catania per partecipare all’inaugurazione delle Torri Biologiche “Ferdinando Latteri” dell’Università, in via Santa Sofia.

Alle 17, invece, Renzi parteciperà ad un incontro sui temi della sanità allo Sheraton Hotel di Catania. 

Alle 18,30 sarà a Ragusa, al Teatro Tenda, dove si svolgerà una manifestazione per il “Sì” al Referendum. 

Gli appuntamenti continueranno mercoledì 16 novembre: alle 9,30 nel Cantiere sulla Caltanissetta-Agrigento (presso la Galleria Caltanissetta), il presidente del Consiglio presenzierà alla firma del contratto di programma Anas-Regione per opere per 500 milioni.

Dopo, alle 11, il premier incontrerà al teatro Regina Margherita di Caltanissetta gli Amministratori locali. Alle 13 si sposterà al Teatro Politeama di Palermo per un dibattito sul tema dell’agricoltura in Sicilia. Alle 14,30 Renzi visiterà i Cantieri Navali di Palermo Fincantieri per un esame del nuovo piano industriale e delle infrastrutture utili a rilanciare l’occupazione. Il premier concluderà il suo tour siciliano alle 16 partecipando al Florio Park Hotel di Cinisi a un’iniziativa sui temi del lavoro e dell’impresa.

Dunque, Torri Biologiche dell’Università di Catania, lavori sulla Caltanissetta-Agrigento, Cantieri Navali di Palermo, incontri tematici con il mondo della sanità, dell’agricoltura e del lavoro e iniziative per il referendum del 4 dicembre: tra Siracusa, Catania, Ragusa, Palermo e Caltanissetta, il tour, tutto siciliano, del presidente del Consiglio.