Collaborazione sulla blue economy sull’asse Palermo-Guinea Equatoriale

Collaborazione sulla blue economy sull’asse Palermo-Guinea Equatoriale

PALERMO –Stiamo valutando con molto interesse l’opportunità di avviare una collaborazione tra le imprese siciliane del Distretto della Pesca e le aziende della Guinea Equatoriale su investimenti e formazione, anche attraverso i fondi nazionali ed europei dedicati alla cooperazione internazionale”.

Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea Antonello Cracolici, a margine dell’incontro a Palermo con il neo Vice Ministro della Pesca della Guinea Equatoriale Salas Chonco.

Jpeg

Siamo lieti di poter avviare uno scambio di conoscenze tra i nostri paesi. L’Assessorato regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea sosterrà questo percorso che punta ad utilizzare l’avanzato know how del nostro Distretto della Pesca per formare operatori specializzati in Guinea Equatoriale e promuovere investimenti innovativi e nuovi rapporti commerciali sulla Blue economy che porteranno benefici ad entrambi i paesi”-

Nel frattempo però sono arrivate delle vere e proprie intimidazioni nei confronti del direttore del Consorzio di Bonifica di Palermo Gigi Tomasino, ragion per cui Cracolici ha convocato un’assemblea in assessorato

 Ho deciso di convocare questa riunione con tutti i lavoratori per ribadire la solidarietà e il pieno sostegno al direttore del Consorzio di Bonifica di Palermo – afferma Cracolici -. Stiamo portando avanti una riorganizzazione dei consorzi di bonifica che punta a ridare dignità al lavoro, rimettendo al centro ruoli, funzioni e responsabilità dei dipendenti e degli utenti. Gigi Tomasino sta trasformando questo indirizzo politico in atti e procedure. Quella dei consorzi di bonifica è una macchina complessa che presenta problematiche differenti nei vari territori. Problemi che vanno affrontati costruendo un modello di gestione che miri ad uniformare standard e semplificare processi amministrativi. Chi intende fermare questo percorso sappia che otterrà l’effetto contrario – conclude quindi Cracolici – questo atto vile non minaccia una persona sola ma tutti i lavoratori onesti che hanno coscienza dell’importanza del ruolo che ricoprono. Non arretreremo di un passo rispetto agli obiettivi che ci siamo dati”.