Liberalizzazione delle droghe leggere: Consiglio comunale di Palermo dice si

Liberalizzazione delle droghe leggere: Consiglio comunale di Palermo dice si

PALERMO – Dalla Sala delle Lapidi parte la liberalizzazione delle droghe leggere. Il Consiglio comunale dice si.

L’atto è stato approvato con 27 si, 3 voti astenuti e nessun voto contrario. La proposta impegna adesso Orlando a sollecitare il Parlamento per una modifica della normativa nazionale “affinché cominci un serio confronto sul passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e distribuzione delle droghe cosiddette leggere“.

La mozione è stata creata dai consiglieri Mangano e Monastra. “Da dati ufficiali – dice Antonella Monastra (Pd) – risulta che il 20% dei suicidi in carcere avviene fra il 1° e il 7°giorno di detenzione. L’identikit di coloro che si suicidano è quello dei cosiddetti ‘nuovi giunti’, ragazzi tra i 18 e i 30 anni, con una prevalenza dei più giovani, per non parlare del carcere minorile. Se si considera che nelle carceri italiane il 50% dei detenuti è costituito da persone che hanno commesso reati legati agli stupefacenti, penso che la legge Fini Giovanardi del 2006, dichiarata illegittima nel 2014 dalla Corte Costituzionale, abbia sulla coscienza molti suicidi di giovani sbattuti in carcere perchè trovati in possesso di uno spinello che superava le dosi imposte da questa legge paternalista e repressiva”.

Inoltre, con il superamento delle dosi minime previste anche dalla precedente legge, le conseguenze investono allo stesso modo chi fa uso personale di cannabis (con relativi quantitativi) e chi spaccia. Ragazzini spesso ignari delle conseguenze di ciò che fanno sono marchiati a vita, se non finiscono in galera.

Un parere contrastante è quello del consigliere comunale del Pd Salvo Alotta: “La scelta del consiglio comunale di Palermo di approvare la mozione per la liberalizzazione delle droghe leggere è discutibile: per questo oggi mi sono astenuto, insieme ad altri due consiglieri, mentre in 27 hanno detto sì. Liberalizzare non è la soluzione giusta per contrastare la vendita illegale di sostanze stupefacenti”.

I dati dicono che sempre più minorenni fanno uso di droghe – conclude il consigliere – e noi dobbiamo puntare sulla formazione e sulla prevenzione. Non è liberalizzando le droghe leggere che si contrasta la criminalità“.