Si vota a Pachino e Rosolini: al via le elezioni “amarcord”

Si vota a Pachino e Rosolini: al via le elezioni “amarcord”

PACHINO – Ieri abbiamo definito le strane elezioni regionali di Rosolini e Pachino pirandelliane. Oggi – con una felliniana vena poetica – le urne si sono aperte. E chissà se gli elettori dinanzi a santini elettorali consunti dal tempo e da schede con formazioni politiche che non esistono più non abbiano pensato ad un amarcord.

Un amarcord che veleggia tra il grottesco e l’incredibile. Infatti in questa domenica elettorale potranno votare esclusivamente gli elettori che ne avevano il diritto nel 2012, compresi quelli ormai defunti. Gli allora minorenni – che in questi due anni hanno raggiunto la maggiore età – non potranno votare.

La scheda elettorale sarà la stessa: le facce dei politici sono uguali – forse qualcuna ha risentito del logorio della mancata elezione – e uguali sono i simboli. Esiste ancora il Popolo della Libertà e anche la meteora finiana di Futuro e Libertà.

Nell’amarcord elettorale Titti Bufardeci, oggi al fianco del governatore Crocetta, ridiventa arancione e corre con Grande Sud. Il deputato Gianni è passato da Musumeci a Crocetta, mentre Gennuso da Lombardo a Forza Italia.

Le sezioni in cui si voterà sono a Pachino (la 2, la 11, la 13, la 14, la 15 e la 23) mentre a Rosolini, la 3, la 7 e la 11. Saranno ottomila gli elettori del 2012 che dovranno rivotare. Gli scrutini inizieranno lunedì mattina a partire dalle 8 in un’atmosfera blindatissima e molto tesa.

In gioco il destino di alcuni deputati regionali già eletti. Per loro si tratta di un amarcord piuttosto amaro.

Foto Flickr Artibani cc license