Cyberbullismo, La Bella: “L’arma migliore è la prevenzione”

Cyberbullismo, La Bella: “L’arma migliore è la prevenzione”

CATANIA – Il cyberbullismo è una delle dolenti piaghe che infestano la rete. Figlio di una sempre più diffusa mancanza di valori e di una distorta percezione della realtà, nonché dell’assenza del rispetto per l’”altro”. Il numero di vittime è in costante aumento, soprattutto tra i minori, per i quali il cyberbullismo rappresenta una delle molteplici facce, forse la più pericolosa, del bullismo.

Per indagare e capire meglio la nuova legge approvata dalla Camera dei Deputati il 20 settembre e attualmente al vaglio del Senato, Newsicilia.it ha chiesto il parere del dirigente della Polizia Postale di Catania dott. Marcello La Bella.

La legge contro il cyberbullismo sarà utile a contrastare il fenomeno?

La nuova legge rappresenta un passo molto importante nel contrasto, ma soprattutto nella prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. È molto dettagliata circa le possibilità di interventi, prevedendo in maniera più compiuta anche l’ammonimento che potrà dare il Questore e la possibilità di intervento sui provider e su tutti coloro che forniscono servizi Internet. Permette, inoltre, un coinvolgimento diretto nell’attività di prevenzione alla Polizia Postale: in particolare, l’articolo 4, nelle linee di prevenzione per il contrasto del fenomeno in ambito scolastico, evidenzia il coinvolgimento della Polizia Postale nelle azioni che compirà il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ndr.). Sicuramente è un passo molto importante, speriamo il Parlamento la definisca al più presto.

Come vengono effettuati i controlli in  rete?

Al di là dei controlli realizzati in presenza di una denuncia o di un reato, se su internet ci imbattiamo in un video oppure in delle scritte che riteniamo gravemente lesive per un minore, cerchiamo di identificarlo e di coinvolgere i genitori. Questo perché non bisogna mai sottovalutare che, da un’offesa o da un video fatto per gioco, possano scatenarsi tutti quei fenomeni legati al cyberbullismo vero e proprio.

Cosa ne pensa delle critiche mosse contro la legge sul cyberbullismo?

Non posso esprimere pareri che non siano strettamente “tecnici” su leggi che sono in iter al Parlamento, ma non vedo la ragione di queste paure che da qualche parte sono state sollevate, più che altro legate al fatto che dal cyberbullismo la legge si allarghi, alla luce dei recenti fatti di cronaca, ai fenomeni di diffamazione grave, di cyberstalking e, quindi, ai maggiorenni. La ritengo una cosa positiva.

Il fenomeno del cyberbullismo è diffuso a Catania? Sono stati denunciati molti casi?

Abbiamo ricevuto parecchie denunce da parte dei genitori lo scorso anno scolastico, poiché questi episodi registrano un picco soprattutto in coincidenza con la frequenza scolastica. Anche con l’inizio di questo nuovo anno scolastico qualche segnalazione è già arrivata. In passato abbiamo assistito anche ad atti abbastanza gravi con la divulgazione non solo su Whatsapp, ma anche sui social come Facebook, di alcune immagini di pornografia minorile, scatti rubati e finiti in rete.

Qual è il vostro impegno per le scuole?

Anche quest’anno la Polizia Postale sarà fortemente impegnata nel settore scolastico per l’attività di prevenzione. Abbiamo già avviato i primi incontri nelle scuole, come previsto dalla nuova legge. Ma già da diverso tempo, anticipando in questo senso la legge contro il cyberbullismo, interveniamo nelle scuole, perché l’arma migliore rimane la prevenzione.