Come gestire la mobilità di superficie a Palermo

Come gestire la mobilità di superficie a Palermo

PALERMO – Un esempio serve a dare la misura dell’assenza di qualsiasi programmazione e controllo della mobilità di superficie a Palermo. Nello scorso luglio si è proceduto a rifare il manto stradale in via Sciuti, arteria cittadina fondamentale. Nel mese di agosto sono iniziati i lavori di scavo e posa di tubi sulla parte sinistra della strada, che hanno riguardato la sede stradale appena rifatta. Nel mese di settembre sono partiti quelli sulla parte destra. Adesso, a fine settembre, iniziano sulla stessa via anche alcuni scavi per opere fognarie, che dovrebbero terminare a novembre. Comprendiamo quanto sia arduo per gli uffici competenti potere pensare di rifare la superfice della strada dopo la realizzazione degli altri lavori. E deve fare riflettere pure la conclusione dei lavori dell’incontro svoltosi ad inizio mese in Prefettura tra il Comune di Palermo, Rete Ferroviaria Italiana, Italferr e la ditta esecutrice dei lavori per la chiusura dell’Anello Ferroviario.

L’associazione “Amari Cantieri”, costituita da commercianti e residenti interessati dal cantiere della cosiddetta Zona 4, ha risposto punto su punto al comunicato rilasciato dalle autorità al termine della riunione e che fondamentalmente parlava di una “positiva conclusione” in termini di certezza delle date di completamento dei lavori e di riduzione dei disagi per la cittadinanza e le attività commerciali. L’associazione si dice invece insoddisfatta degli accordi raggiunti, contestando in particolare che il termine dei lavori, previsto inizialmente dal contratto per il 23 luglio 2017, risulti adesso prorogato al dicembre 2018, data di chiusura stimata dell’ultimo cantiere, quello in viale Campania. Respinge altresì la dichiarazione secondo cui sarebbe stato valutato e prestato attenzione a tutte le istanze che sono arrivate dai cittadini e dalle organizzazioni sociali ed economiche, rivendicando per l’associazione Amari Cantieri “la più alta rappresentatività dell’area 4”.

L’associazione ha poi espresso forti dubbi riguardo alle rassicurazioni di una vigilanza più attenta, da parte del Comune, sulle modalità di occupazione delle aree e dello svolgimento dei lavori. Tra l’apertura dei nuovi cantieri come quello di via Francesco Crispi, l’aumento dei controlli di sicurezza agli imbarchi portuali, che hanno già creato code e rallentamenti nella stessa zona, i contrasti sugli accessi al porto tra il Comune e l’Ente Porto e l’entrata in vigore della ZTL, novità che si aggiungono alla chiusura al traffico veicolare di alcune arterie cittadine per il piano di pedonalizzazione e agli atavici problemi di circolazione da cui la città di Palermo è perennemente afflitta, non è difficile prevedere una lunga stagione di confusione e difficoltà per la mobilità di superficie.

Davide Bologna