La vittoria del Palermo a Bergamo è targata Nestorovski e De Zerbi

La vittoria del Palermo a Bergamo è targata Nestorovski e De Zerbi

BERGAMO – Il Palermo ieri ha conquistato a Bergamo contro l’Atalanta la prima vittoria in campionato. È stata una vittoria sofferta, ma meritata, perché ha premiato la squadra che ha cercato di più i tre punti e che è arrivata ai minuti finali della partita con ancora forza nelle gambe e nella testa.

Ancora una volta eroe della giornata è stato Nestorovski: sua la rete del successo al 44° minuto del secondo tempo. L’attaccante macedone, al secondo gol in Serie A, ha scaraventato in rete al volo il pallone proveniente da destra da calcio d’angolo battuto da Jajalo.

Ma se Nestorovski è l’artefice materiale della vittoria, De Zerbi ne è l’ideatore. L’allenatore rosanero ha saputo schierare in campo una squadra aggressiva, sempre lucida in ogni settore del campo e con una voglia di vincere mai vista in passato. Ha avuto il coraggio di apportare delle modifiche sostanziali alla formazione che aveva ben pareggiato a Pescara contro il Crotone, mantenendo il modulo del secondo tempo di quella partita, il 3-4-2-1, ma cambiandone i protagonisti. Con Posavec in porta, la difesa a tre era composta da Cionek, Goldaniga e Andelkovic, il centrocampo formato da Rispoli, Chochev, Bruno Henrique e Aleesami, con Diamanti e Hiljemark dietro l’unica punta Nestorovski. Retroguardia rinnovata, quindi, e sacrificio di Gazzi e Sallai relegati in panchina, con l’indisponibile Embalo in tribuna.

La squadra ha praticato un gioco essenziale, fatto di passaggi corti con palla a terra e ha sfiorato più volte il gol con Diamanti, con Rispoli, che ha colpito un palo, e con Goldaniga e, quando ha percepito che nel finale l’Atalanta era a corto di fiato, ha continuato a credere nella vittoria fino al gol di Nestorovki. I rosanero hanno anche corso dei pericoli e in più di un’occasione il giovane portiere croato Posavec si è fatto apprezzare per il senso della posizione e per la prontezza di riflessi. A tratti si è visto un bel Palermo, bravo a difendersi, tranne qualche pericolosa distrazione, e capace di orchestrare azioni fluide e incisive.

C’è da dire che anche i cambi apportati nel secondo tempo da De Zerbi alla formazione, Jajalo al posto di Bruno Henrique al 14°, Gazzi al posto Hiljemark al 22° e Balogh al posto di un esausto Diamanti al 39°, non hanno apportato squilibri al gioco. Anzi l’avvento di Jajalo e Gazzi ha contribuito a spezzare la pressione che in quel momento della partita l’Atalanta stava esercitando sulla retroguardia rosanero. Jajalo, in particolare, si è ben distinto per la lucidità e l’agonismo che hanno caratterizzato le sue giocate. L’Atalanta, mai doma, ha lottato fino alla fine e deve rammaricarsi per la grande occasione da gol fallita al 6° minuto della ripresa da D’Alessandro, che solo davanti a Posavec, ha tirato alto.

La vittoria è di grande importanza, perché ottenuta contro una diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Consente al Palermo di fare un grosso balzo in avanti in classifica e di acquisire ancora più fiducia nelle sue possibilità nel tentativo di scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra destinata alla retrocessione. Ed è ancora più importante perché giunge alla vigilia della difficilissima partita di sabato pomeriggio al Barbera con la Juventus, contro cui la sconfitta è da mettere in preventivo.

Ma dopo la prestazione di ieri sera un tenue filo di speranza di uscire indenni dalle grinfie dei bianconeri c’è. In ogni caso è forte la convinzione che il Palermo sicuramente darà battaglia e non partirà battuto in partenza.

Pietro D’Alessandro